Bouncing With Bud<small></small>
Jazz Blues Black • Jazz

Alessandro Lanzoni Bouncing With Bud

2024 - Fresh Sound New Talent / IRD

27/11/2024 di Pietro Cozzi

#Alessandro Lanzoni#Jazz Blues Black#Jazz #Fresh Sound New Talent #Bud Powell

Tra le ricorrenze musicali dell'anno che sta per congedarsi spicca anche il centenario della nascita di Bud Powell, caposaldo del bebop e caposcuola di tutto il pianismo jazz moderno, nonché riferimento ideale per legioni di musicisti. L'impressione generale è che questo “compleanno” non sia stato celebrato a dovere, almeno alle nostre latitudini. Con qualche lodevole eccezione: in Bouncing With Bud prova a mettersi sulle tracce di Powell, in beata e creativa solitudine, Alessandro Lanzoni, giovane ma già affermato pianista e compositore, premiato dalla rivista Musica Jazz come miglior nuovo talento nel 2013.

La sfida è di quelle da far tremare i polsi. Riflessivo, compassato, melodico, a tratti genialmente ondivago, lo stile di Lanzoni sembra essere lontanissimo da quello energico e scintillante del pianista newyorkese, annoverando tra le sue fonti di ispirazione soprattutto Bill Evans, Keith Jarrett e tantissima musica classica. Il musicista toscano evita però con intelligenza il confronto diretto sul terreno del virtuosismo, scegliendo invece di rileggere dieci brani del Powell compositore, affiancati da due azzeccatissime tracce scritte per l'occasione (Bud on Chopin e Powellerie). Invece di “imitare”, per quanto sia possibile e praticabile, la tecnica di un grande maestro, Lanzoni si confronta con alcuni suoi brani-simbolo utilizzando un approccio diverso. Il procedimento prevede, dopo un avvicinamento fatto di richiami e di allusioni, l'analisi delle strutture dei temi e il loro arricchimento con gli elementi più peculiari del suo pianismo: il “trattamento” di Un Poco Loco o della title track valgono come efficacissime esemplificazioni. Ne risulta un Powell riletto in chiave moderna e proposto in una veste di grande sofisticatezza ed eleganza, senza però mancare di rispetto e soprattutto conservando lo swing e l'ironia degli originali.

L'operazione può piacere o meno, ma risulta sicuramente logica e coerente con una scelta artistica evidente, quasi dichiarata. Lanzoni si inserisce a modo suo nelle melodie di Powell, semplici e aperte, ma a tratti anche imprevedibili, ricche di scarti inaspettati. In Hallucinations si ascolti la lunga sezione dominata dalla progressione della mano sinistra. Bouncing With Bud e Monopoly spiccano per il gioco libero delle due mani, che si intrecciano su percorsi e tempi diversi. Dance of The Infidels si fa invece apprezzare per la logica implacabile della costruzione. Ma c'è spazio anche per scorci di incantato romanticismo, come in Time Waits o nella finale Powellerie. Pur senza sfoggi virtuosistici di alcun tipo, Lanzoni sembra comunicare quasi fisicamente il piacere di poter sviluppare la propria creatività pianistica partendo dalla musica di Powell. Le caratteristiche e la forza del modello di partenza rimangono ben evidenti, ma al contempo assistiamo allo sprigionarsi di un'identità e di una personalità musicale autonome, in uno dei migliori dischi di jazz italiano dell'annata.

 

Track List

  • Hallucinations
  • Un Poco Loco
  • Time Waits
  • Bouncing With Bud
  • Bud On Chopin
  • Glass Enclosure
  • Monopoly
  • Parisian Throughfare
  • Tempus Fugit
  • Dusk In Sunday
  • Dance Of The Infidels
  • Powellerie