Questo dolce museo (cd)<small></small>
Italiana • Canzone d`autore • Synth-pop

Alessandro Fiori Questo dolce museo (cd)

2012 - Urtovox/Audioglobe-iTunes

04/01/2013 di Annalisa Pruiti Ciarello

#Alessandro Fiori#Italiana#Canzone d`autore #Synth-pop

Non si poteva sperare in un epilogo migliore per l'impresa di Alessandro Fiori, anticipata lo scorso Maggio dall'Ep Questo dolce museo. Il cantautore è già conosciuto alle genti per essere stato membro, nonché fondatore dei Mariposa, nel lontano '98 e ahimè per averli abbandonati circa un anno fa. La nuova impresa sulle lunghe distanze arriva a due anni da Attento a me stesso; potremmo definire questo nuovo lavoro la versione extra large del precedente Ep. Undici sono le tracce ed undici le storie raccontate, impossibile è restare con i piedi per terra, sin dai primi secondi del disco si è piacevolmente costretti a fare i conti con le atmosfere di Fiori, caratterizzate da quei temi semplici tanto cari alla tradizione cantautorale italiana.

Se nei precedenti lavori l'estro artistico del cantautore aretino si mostrava allo stadio embrionale, questa volta il genio è riuscito a venirne fuori, dimostrando talento sia nella scrittura che negli arrangiamenti. Il Fiori poeta riesce a far emergere dalla realtà domestica la giusta quantità di poesia, senza apparire barocco, nè al contrario estremamente ermetico. Riesce a dare il giusto peso alle parole, ad essere sobrio ed elegante anche quando implora elegantemente perdono (Scusami).

Ogni frase diventa un'immagine, una didascalia capace di suscitar sorriso, parole pensate e pesate, attraversate da un filo di ironia. Questo dolce museo è come un libro illustrato, è una passeggiata al riparo dalla superficialità, illuminati da sprazzi di vita quotidiana. Se pensate che visitare un museo sia una cosa noiosa, un consiglio: quest'album non fa per voi.

L'exploit della nuova veste di Alessandro Fiori è riassumibile in Giornata d'inverno, un'ossimorica ballata essenziale, un tappeto strumentale in perfetta armonia con la lirica plasmata a seconda delle intenzioni evocative dell'artista. Coprimi, ipnotica ed emozionante, si lascerebbe ascoltare in loop per ore ed ore; Il vento sembra proprio una filastrocca: è l'ode ad Eolo ed anche ciò che si avverte a malapena prende forma, colore e profumi.


“Il gusto di ritornar bambino”: è questo che motiva la carriera di Fiori, libero artista e soprattutto uomo libero, come mostra Il gusto di dormire in diagonale, per dire di no a posizioni scomode e restrittive, arbitrarietà allo stato puro.
Le melodie frivole ed allegre vengono sostituite da quelle seriose, simil-funebri: Sandro Neri non c'è più perché l'alcool l'ha ucciso, omaggio questo ad un amico scomparso qualche tempo fa; è un avvenimento drammatico cantato con semplicità, come solo i grandi sanno fare e a colorare la grigia marcia funebre ci pensano i violini sparsi qua e là.

In Questo dolce museo tra le altre opere esposte troviamo le confessioni d'amore e suoni artificiali di Mi hai amato soltanto, i ritmi decisi e le percussioni di Ti annunci piangendo, mentre mille violini si annidano in Bambina, un triste brano dagli arrangiamenti orchestrali.

Questo dolce museo andrebbe obbligatoriamente ascoltato, magari a scuola sin da piccoli: come il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry, è una piccola lezione per bambini adulti, ma soprattutto per i grandi che hanno voglia d'alimentare il proprio fanciullino.  

Track List

  • SCUSAMI
  • GIORNATA D'INVERNO
  • TI ANNUNCI PIANGENDO
  • COPRIMI
  • IL VENTO
  • IL GUSTO DI DORMIRE IN DIAGONALE
  • MI HAI AMATO SOLTANTO
  • BAMBINA
  • VIA DA INDUSTRIA
  • SANDRO NERI
  • TIGRE IN STRADA

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