"Lo Spazio del Silenzio", l'album d'esordio di Riccardo Mazzon


23/10/2018 - News di Riccardo Mazzon

Lo spazio del silenzio è l’album d'esordio di Riccardo Mazzon, autore che tra le tracce di questa sua prima raccolta trova modo di porsi tanti interrogativi; per esempio, vi siete mai chiesti se Dio vi guarda dall'alto o se vi guarda dall'alto in basso? Nel mondo di Riccardo non c'è più posto, se non per lo spazio del silenzio e tutti sappiamo quanto spesso il silenzio sappia essere assordante. In questo spazio nascono tutte le domande del giovane cantautore di Lignano Sabbiadoro che trasforma le emozioni in parole, e le parole in canzoni.

Il risultato è un sali e scendi di armonie che ben si accostano l'una con l'altra, in un album da ascoltare mentre si viaggia o mentre si cucina, con suoni diversi e ricercati di traccia in traccia, un ascolto che arriva nitido. Il disco si apre con il singolo che ne ha preceduto l'uscita, Giocheremo ancora, una ballad romantica e volutamente spensierata, di chi sa che a volte ci si può allontanare, ma che c'è sempre tempo per ritornare a giocare insieme. Si passa a L'Amore si nasconde in cui Riccardo prova a confrontarsi con la domanda che da secoli si pongono tutti: “che cos'è l'amore?”. E, in fondo, citando Brunori, sono canzoni che parlano d'amore, “perché, alla fine, di che altro vuoi parlare?”. Ingratitudine e Bugie è uno di quei brani in cui tutti si possono identificare, chi ha un sogno e cerca un riconoscimento, ma alla fine si trova in un mare di indifferenza lo sa bene. Una più soul, Alterazione instabile, è il brano che stacca per un momento dal sound che si ha ascoltato fino qui. Ci si ritrova seduti in un club ad ordinare da bere per dimenticare una donna e a ballare anche senza saperlo fare in Stupide parole. Una ricercatezza di parole è quello che colpisce sicuramente in Nemico militare, una canzone che si discosta dalle altre e si fa apprezzare per il tema sociale che viene trattato. Chiudono l’album Soltanto una stronza, dolce elogio a una donna consapevole del suo fascino e La cosa più bella, una semplice ma efficace dichiarazione d'amore, di quelle che non hanno bisogno di tanta spinta perché arrivano dal cuore. Infine Senza un manuale è la giusta chiusura di chi non sa cosa possa succedere ancora e in modo leggero si alza e ringrazia per il tramonto, proprio come descritto nelle immagini che questo brano di chiusura ci trasmette.