live report
Flogging Molly Bologna /Estragon
Concerto del 28/01/2019
Tutto resta fuori dall'Estragon, stasera si salta e si balla, birre come piovesse e una bella dose di pogo che non guasta mai. Dave King, chitarra mancina e voce, occhiali, capelli rossicci e barba uguale (semi cit.), un po' Glen Hansard e un po' Larry Bird, guida le truppe d'assalto come Cavallo Pazzo contro il Generale Custer a Little Bighorn, nessuna pietà, nessuna resa, non si fanno prigionieri! Fuoco di sbarramento con The Likes Of You Again e Swagger, per The Days We've Yet To Meet scendono in campo i Pogues dei giorni migliori, in Requiem For A Dying Song gli stessi Pogues incontrano i Clash in un crescendo secco e rabbioso.
Si tira un po' il fiato su Life In A Tenement Square e Float, le atmosfere acustiche profumano di mare, nebbia e pub portuali dove scorrono vite in bilico tra gioia e disperazione. Life Is Good non è solo una splendida irish ballad, nostalgica ed evocativa, è un inno alla vita in cui Dave ricorda la madre scomparsa, perchè in ogni caso e sempre "Life is good, life is fine". Ancora i Pogues più ubriachi e scalcinati che mai per intonare in coro Rebels Of The Sacred Heart, Devil's Dance Floor e What's Left Of The Flag, decolla l'Estragon trascinato dalle note di The Seven Deadly Sins, per atterrare poi sulle verdi brume di If I Ever Leave This World Alive.
Salty Dog sancisce la fine delle ostilità, chitarre acustiche ed elettriche, basso, batteria, banjo e violino si lanciano nell'ultima indiavolata ed estenuante galoppata, Always Look On The Bright Side Of Life dei Monty Python accompagna l'uscita dal palco di Dave e dei suoi prodi, ultimo giro di birre, calore e sudore. Hanno vinto loro. Estragon, Bologna. Life is Good!