Paolo Conte

live report

Paolo Conte Bollate (MI) Villa Arconati

26/06/2012 di Laura Bianchi

Concerto del 26/06/2012

#Paolo Conte#Italiana#Canzone d`autore

Il Conte in Villa incanta, ma…

Il Conte voleva prendere possesso della Villa Arconati, una sera di fine giugno, ma si è dovuto fermare al giardino. La Villa non è ancora pronta, il restauro è in corso. E gli amici del Conte hanno ripiegato su una festa in giardino, ben riuscita, tutto sommato, nonostante la Villa neanche si vedesse, le zanzare imperversassero, il servizio del bar non fosse all’altezza dei suoi prezzi, per qualità ed approssimazione, il personale qualificato mancasse, la biglietteria commettesse qualche scorrettezza, un venditore ambulante di bibite si aggirasse fra il pubblico, facendo poco Villa, e troppo stadio.

Ma il clima era propizio; una scenografica luna occhieggiava fra gli alberi; il Nord Ovest era bardato di stelle (e per fortuna: se fosse piovuto, l’assenza di una copertura avrebbe messo in crisi le centinaia di spettatori…); gli amici del Conte erano silenziosi, partecipi, ben disposti a perdonare al Conte tutto, anche qualche cedimento della memoria, anche il suo rifiuto a concedersi in un bis tanto desiderato, anche la totale assenza di una parola che non fosse cantata.

Ma il Conte incanta, comunque. Fa parlare la musica, lui. Sa scegliere la sua corte di musicisti, li sa valorizzare, o forse sono loro a chiedere, e ottenere, tutto lo spazio sonoro che desiderano, favoriti da un audio ottimale (complimenti ai tecnici, che però il Conte si scorda di ringraziare…)

Capitava così che Diavolo Rosso diventasse un’interminabile esaltante suite, densa di assoli; che Madeleine o Le chic et le charme trovassero il proprio senso nell’orchestrato finale; che, ne Gli impermeabili’, l’energia della musica fosse una pioggia che scendeva su tutti i cuori. Altro che ‘orchestrina’, dunque, che arebbe voluto suonare ben oltre le 17 canzoni proposte (o imposte?), regalando gioielli rari, come ha fatto con Eden; oppure ripetendo successi collaudati, come non ha fatto con Max, grande assente della festa.

Il Conte ieri era stanco, forse. Forse, è solo ciclotimico. O, forse, era meno ispirato, perché non vedeva la Villa…Resta, in ogni caso, uno dei pochi in grado di dare alla musica italiana ciò che le spetta: la nobiltà.

Setlist:

Cuanta pasiòn
Sotto le stelle del jazz
Comedì
Alle prese con una verde milonga
La negra
Bartali
Le chic et le charme
Dancing
Paso doble
Gioco d’azzardo
Gli impermeabili
Madeleine
Via con me
Diavolo Rosso
Eden
L’orchestrina
Sijmadicandhapajee

Foto di: Angelo Redaelli