Andy White

live report

Andy White La Baitella - Songavazzo (bg)

20/11/2001 di Christian Verzeletti

Concerto del 20/11/2001

#Andy White

ANDY WHITE
20/11/01 LA BAITELLA, SONGAVAZZO (BG)
Songavazzo è un paesino sperduto nella Val Brembana e La Baitella un ristorante posto proprio all'ingresso della pineta: raggiungerli non è cosa facile, ma aumenta il fascino della serata. Il concerto di stasera è a ingresso gratuito, organizzato dall'associazione culturale Nessun Dorma (www.ndorma.com) che inaugura così i "martedì dell'ascolto", una serie di incontri dedicati alla condivisione di dischi e concerti volti a creare un'attenzione perduta verso la musica. L'ambiente è molto familiare, adatto per scaldarsi con quattro chiacchiere: Andy White è affabile e rilassato, d'altronde lui in Italia si sente come a casa e mi dice che il nostro paese è un "music country". Chi invece è davvero di casa è Cristina Donà che parla di un nuovo album in preparazione e della difficoltà di riuscire a comunicare qualcosa che già non sia stato detto a livello musicale.
È nell'aria una bella serata, piena di musica di qualità. Andy si prepara, insieme a David Crichton che lo accompagnerà al violino. Poche parole per introdurre "We're all men", una canzone degli Alt molto attuale di questi tempi perché "tutto il male del mondo è causato dagli uomini". Seguono "Six string street" e "Come with me" con il cantautore di Belfast che riempie di qualche effetto il suono della sua acustica e David che lo sostiene alla seconda voce. La voce di Andy crea un'atmosfera intima e profonda, e ogni brano viene introdotto da poche parole sussurrate su degli accenni di chitarra: "Religious persuasion" è l'occasione per riportare in superficie presunti conflitti religiosi ancora carichi di attrito, specialmente per chi con il terrorismo è cresciuto sin dall'infanzia. E il violino di David Crichton rimarca tutta questa assurdità con un assolo drammatico.
L'attenzione ottenuta è totale e Andy si può permettere di dilatare le sue ballate oltre i cinque minuti creando dei finali in cui la perizia della sua voce si distende e si ripete in continue carezze alla melodia. Così succede per "James Joyce's grave" e "Last day of summer", quest'ultima legata a "Sunrise" da un tema estivo nostalgico che Andy solleva puntandosi sull'armonica per un assolo a pieni polmoni. "I want it straight", canzone centrale dell'ultimo omonimo disco, e "The whole thing" confermano il tempo riflessivo che pervade la scaletta. Le due ballate sono legate da una toccante affinità testuale ed armonica … ce ne fossero di canzoni così, il mondo sarebbe più in pace, ma è solo un pensiero utopico. Il violino si fa sentire prima con un lavorio di leggeri tocchi e poi con un assolo in un finale a ripresa. TRACK LIST
WE’RE ALL MEN .1
SIX STRING STREET .2
COME WITH ME .3
RELIGIOUS PERSUASION .4
TRAVELLING CIRCUS .5
JAMES JOYCE’S GRAVE .6
LAST DAY OF SUMMER (IF YOU DON’T KNOW BY NOW) .7
SUNRISE .8
REMBRANDT HAT .9
I WANT IT STRAIGHT .10
THE WHOLE THING .11
I WOULDN’T LIE FOR YOU .12
JACQUI .13

THE VERY THING .14
BECAUSE SHE LOVES IT .15
ROCKIN’ IN THE FREE WORLD .16 "I wouldn't lie for you", scritta con Bennato, e una coinvolgente "Jacqui" chiudono il set con David che esegue le parti del basso e Andy che strappa accordi pieni di riverbero alla sua chitarra acustica. Evitato il rituale dei bis per motivi di spazio e di buongusto, sale sul palco Cristina Donà, impacciata nel tradurre le parole di Andy, ma non nell'accompagnarlo in una bella versione a due voci di "The very thing".
A ruota segue "Because she loves it" su cui la Donà imprime il suo marchio rendendo la canzone più aggressiva e carica di improvvise alternanze. Tutto sembra finito, ma sul palco Andy invita Marco Grompi della IRD, non un nuovo gruppo rock, ma la nota casa distributrice: insieme attaccano "Rockin' in the free world", "una canzone che parla a tutti noi".
Cristina fa eco con la sua voce da lontano, Andy lascia qualche strofa a Marco e carica il finale di accordi secchi, chiusi con una verve da rocker. Le canzoni di Andy White sono capaci di toccare e muovere qualsiasi luogo e temperatura e sembra che stasera nessuno dei presenti se ne voglia staccare visto la riluttanza ad alzarsi dalle sedie per tornare a casa. Davvero niente male per quella che sembrava essere solo una serata tra amici.