live report
Barrence Whitfield Senigallia / Jamboree Summer Festival
Concerto del 04/08/2024
Una carriera ormai quarantennale contrassegnata da dischi carichi di rock'n'roll, rock garage, blues, soul, r&b, funk, grondanti sudore ed energia e con il piede sempre pigiato sull'acceleratore. Questa sera, sul palco del Summer Jamboree di Senigallia, non è supportato dai fidi Savages, ma dagli MFC Chicken, brillante quartetto londinese, basso, chitarra, batteria, sassofono e dosi massicce di rock'n'roll, soul e r&b nelle vene.
La sostanza in ogni caso cambia ben poco, perché il piccolo grande Fighter parte senza alcun indugio all'assalto delle nostre coronarie con una sequenza mozzafiato, che da Bloody Mary passa attraverso Georgia Slop e Fat Mama, per arrivare poi a Bip Bop Bip, Madhouse e King Kong. Una corsa a perdifiato senza neanche un secondo di sosta, rock'n'roll, soul e r&b selvaggi e violenti come non ci fosse un domani, un suono secco, potente e deciso, riff taglienti, sassofono in Paradiso e un sorriso a trentadue denti stampato sulle labbra.
Ma soprattutto la leggerezza e lo stupore di chi su quel palco si diverte ancora come fosse il primo giorno, magari anche di più. Un impatto devastante e al tempo stesso rigenerante, con colpi da ko tecnico ben assestati a paure, ansie e preoccupazioni che affollano inopinatamente le nostre quotidianità. Perché ancora una volta il rock'n'roll non bussa, non chiede permesso, entra nelle nostre vite e senza troppe discussioni, senza fronzoli, le rimette in piedi, raddrizza chi è caduto e riempie i vuoti di chi troppo presto ci ha lasciato.
Barrence lo sa che siamo lì per quello, per sentirci vivi una volta di più e cantare a squarciagola I Smell A Rat, Shake It All Night Long e Stop Twistin' My Arm, uno sguardo al cielo e le corde vocali stirate fino a strapparsi. Lui domina la scena con una presenza fisica straripante, grande esperienza, simpatia trascinante e contagiosa.
La band lo segue alla perfezione, quasi avessero suonato insieme da sempre. Impossibile restare fermi, balla tutta Piazza Garibaldi, e anche i più diffidenti abbracciano idealmente quel Toro Scatenato che salta e si rotola sul palco, alla faccia dei sessantanove anni da poco compiuti. C'è spazio per i bis, ma vorresti non finisse mai, come ogni volta in cui fai il pieno di vibrazioni positive. Lui è sudato fradicio e caracollante, crolla a terra simulando la resa, come un Rocky Balboa che cade e non si arrende mai, come lo Springsteen degli anni '70, quando il siparietto su Quarter To Three incendiava il finale di concerti diventati leggenda. Siamo alla resa dei conti e, puntualmente, alla fine chi vince è sempre e solo il rock'n'roll. Stasera ha le fattezze, l'energia, la voce e gli strumenti di Barrence Whitfield & MFC Chicken.
Segnatevi questi nomi, se non lo avete già fatto, perché spesso la bellezza abita nelle storie poco conosciute, quelle che non vivono sotto la luce abbagliante e spesso ingannevole dei riflettori.