Stefano Bollani Danish Trio

live report

Stefano Bollani Danish Trio Festival Villa Arconati

04/07/2011 di Gianmario Ferrario

Concerto del 04/07/2011

#Stefano Bollani Danish Trio#Jazz Blues Black#Blues

Stefano Bollani, Jesper Bodilsen e Morten Lund più in forma che mai sul palco di Villa Arconati. L’ormai assodato Danish Trio, insieme dal 2002, ha entusiasmato senza pause l’affluente pubblico di Castellazzo di Bollate attraverso un repertorio mozzafiato. Bollani è davvero ‘Amazing Genius’ , come il grande Chick Corea lo aveva definito: lo dimostra una preparazione senza pari (almeno nel Belpaese) che nel dire ‘Jazz’ vuole intendere un’ incredibile varietà di colori e la capacità di mescolarli con ironia, classe, gusto, scioltezza.

Anche questa volta, infatti, la scaletta includeva improvvisazioni di alto livello, dallo shuffle allo swingato più classico, fino a toccare i ritmi latini tanto amati dal pianista. Per non parlare poi della capacità che il trio ha avuto di proporre arrangiamenti sorprendenti come l’esuberante versione di Billy Jean di Michael Jackson fino al pop d’autore, quando arriva il momento di suonare Mi ritorni in mente, in riferimento al loro lavoro di qualche anno fa. Tra i brani di apertura, viene eseguita anche Caetano, una raffinata composizione firmata dal contrabbassista Jesper, protagonista del fraseggio portante arricchito dai numerosi giochi d’intesa creati da Stefano e Morten, quasi a voler riecheggiare il rumore e il profumo dell’acqua che lentamente scorre fino all’ultima goccia, oltre cui Bollani si spinge muovendo la mano nel vuoto, producendo note invisibili ancora per qualche istante.

Come non sottolineare poi, la simpatia magnetica suscitata attraverso i numerosi sketch umoristici (su tutti, il divertentissimo bis a rallentatore, spacciato come ‘jazz più rilassato che suoniamo in Scandinavia’), esilaranti anche quando la battuta non è voluta (la gaff del pianista in riferimento a un loro album, Stone in the Water, confuso con Smoke on the Water, che ha fatto ridere anche lui).

Un concerto sensazionale, non avevamo dubbi, così come non ce ne sono affatto nel dire che questo è tra i progetti più applauditi dell’eclettico pianista che tutto merita, di cui noi italiani andiamo tanto orgogliosi fin’oltre oceano.