Stefano Bollani

live report

Stefano Bollani Chiasso (Svizzera) / Cinema Teatro

03/02/2024 di Laura Bianchi

Concerto del 03/02/2024

#Stefano Bollani#Jazz Blues Black#Jazz

 

Suonare, e divertirsi. Suonare, e intrattenere. Suonare, e duellare / duettare col piano, ricamandogli dentro trame inaspettate, battistiane discese ardite e risalite, e intanto entrarci col corpo, il respiro, le gambe e il cuore.
Ascoltare il pianismo eclettico di Stefano Bollani, che sta portando in giro il suo Piano solo sui palcoscenici di mezza Europa (e che palcoscenici: basta leggere le prossime date) è un regalo della vita; perché pochi in Italia riescono a trasmettere in modo tanto immediato e schietto il piacere di suonare, e fare tutte quelle cose prima citate, tutte insieme. Che Bollani sia sempre stato un intrattenitore che non dimentica l'intelligenza, si è capito fin dagli esordi, venticinque anni fa, con Gnosi delle Fanfole, su testi del genio visionario di Fosco Maraini e con il cantautore Massimo Altomare, fino alle recenti apparizioni nel programma Via Dei Matti n.0. 

Ma per capire la stoffa del piano man non occorre solo ascoltarlo, su disco, per radio, in TV: bisogna vederlo dal vivo, perché ogni suo concerto contiene sorprese, rivelazioni, piccoli e grandi viaggi che letteralmente ci trascinano in una dimensione acustica e visiva unica, muovendosi nel tempo e nello spazio. E bene ha fatto il direttore del Teatro di Chiasso, il M.° Armando Calvia, a chiamarlo per una data del suo tour internazionale, a distanza di undici anni dall'ultima apparizione su questo palcoscenico.
 
Ha avuto ragione: nel teatro sold out, il pubblico è conquistato dalla performance di Bollani, dai suoi brani originali (compresa la colonna sonora del film Il Pataffio, vincitrice del David di Donatello 2023), a classici moderni come Rota (delizioso il medley Otto e mezzo) a quelli prog come PFM (emozionante la sua interpretazione di Impressioni di settembre) e Area (la sorpresa di Luglio, agosto, settembre nero).
Le mani corrono velocissime sulla tastiera, il corpo si muove a ritmo, la mimica accompagna ogni passaggio, ad arricchire l'espressività già intensa, e, ogni tanto, gustiamo anche aneddoti, piccole storie, come quella che precede il suo pezzo Ho perduto il mio pappagallino - "triste per me, ma non per il pappagallino, che avevo chiamato Herbie, in onore di Hancock...".
 
Fino all'apoteosi finale; come da tradizione, Bollani chiede al pubblico dieci titoli di brani o canzoni, che successivamente cuce insieme in un medley improvvisato, straniante, esilarante, che strappa risate e applausi a scena aperta, proprio perché costituisce una continua sorpresa ascoltare come Il vitello dai piedi di balsa di Elio e le Storie Tese si incastri perfettamente con Heidi, Reginella, My Favorite Things, Satisfaction e molte altre.
Gran finale, sempre a richiesta, con Mafalda, la parodia di un brano che Bollani scrisse anni fa, ispirato alle canzoni di Fred Bongusto, che il pianista interpreta imitando il cantante, con un pathos ironico irresistibile, prima di un Tico Tico vertiginoso, con tanto di clapping di un pubblico ormai prigioniero dell'energia di un pianista inimitabile.
 
Ascoltare e vedere Stefano Bollani in azione è davvero un regalo della vita. Non privatevene.
 
Queste le prossime date:
 
7 febbraio - 21:00 LONDON, Ronnie Scott's, 47 Frith Street Soho 
8 febbraio -  21:00 WIEN, Porgy and Bess, Riemergasse 11, 1010 Wien, Austria
9 febbraio - 21:00 AMSTERDAM, Bimhuis, Piet Heinkade 3, 1019 BR Amsterdam
10 febbraio - 21:00 BRUXELLES, Flagey, Place Sainte-Croix, 1050 Brussels
 
E con il Danish Trio, composto da Bollani con due musicisti danesi di fama internazionale, Jesper Bodilsen al contrabbasso e Morten Lund alla batteria:

16 marzo Genova, Teatro Carlo Felice

18 marzo Varese, Teatro di Varese

20 marzo Pisa, Teatro Verdi

21 marzo Spoleto, Teatro Nuovo

25 marzo Milano, Teatro Arcimboldi

27 marzo BOLOGNA Bologna, Europa Auditorium.

 
SETLIST
 
Prélude
Argentata
8 e mezzo (Nino Rota)
Ho perduto il mio pappagallino
Bambina
Il battagliero (Iller Pattaccini)
Il patocchio
On A Slow Boat to China (Frank Loesser)
Impressioni di settembre (PFM)
Luglio, agosto, settembre nero (Area)
Il sentiero
Il barbone di Siviglia
Medley
Mafalda
Tico-tico no fubá (Zequinha de Abreu)