Joe Camilleri

interviste

Joe Camilleri L ' UOMO DALLE 12 VITE - AUSTRALIA ' S MALTESE FALCON

10/09/2022 di Aldo Pedron

#Joe Camilleri#Rock Internazionale#Rock

Joe Camilleri, leader fondatore dei Black Sorrows, per chi come noi si e ' abbeverato alla fonte del Rock, rappresenta una vera e propria leggenda. Grazie ad Andrea Parodi che ha portato i Black Sorrows in Italia all ' inizio di un tour europeo, che ha visto la band, venuta in Italia solo una volta nel 1998 per un concerto tenutosi a Roma (come ci ha ricordato Camilleri), esibirsi a Somma Lombardo ed in provincia di Modena. Con lui abbiamo chiacchierato per oltre due ore immersi nel silenzio e nella pace della Viscontina, dove la band ha alloggiato. Questo il sunto di una piacevolissima conversazione.
Più che una intervista è stata una piacevolissima chiaccherata di più di due ore tra il sottoscritto, Joe Camilleri e Marcello Matranga.

Joe Camilleri è un fiume in piena, con lui abbiamo parlato di Malta, dell’Australia, Inghilterra, dei suoi oltre 50 album incisi con varie formazioni sempre da lui capitanate. Si è parlato di alcuni nostri e suoi eroi, molti assai sconosciuti come  Garland Jeffreys, Eddie Hinton, Arthur Alexander, altri più noti come Van Morrison, Lou Rawls e Willie DeVille.

Andiamo con ordine… si parte con le domande a raffica davanti ad una tazza di caffè sui tavoli della Viscontina, poche ore prima del loro concerto previsto al Castello di Somma Lombardo poi spostato, sempre nella stessa cittadina a causa del maltempo previsto, all’Oratorio San Luigi.

AP- Sei nato a Malta il 21 Maggio 1948, mai poi ti sei trasferito fin da piccolo in Australia, perché?

JC-  Devi sapere che allora alla fine degli anni ’40 e ’50 c’è stata una massiccia migrazione da Malta, per la maggior parte verso Australia, Stati Uniti e ancor di più in Canada. Avevo 2 anni, una grande famiglia e numerosi fratelli e sorelle, io ero il terzo dei fratelli e mio padre ha optato per l’avventura in Australia.

AP – Come ti sei accostato alla musica, la tua prima grande uscita su di un palco e con quale band?

JC-  Avevo 16 anni, nel 1964, e ho visto una band, The Drollies, mi hanno capultato sul palco e con loro ho fatto due soli spettacoli!. In seguito ho creato una vera e propria band The King Bees ma eravamo tutti studenti e non è durata per molto tempo. Poi sono entrata nel gruppo Adderley Smith Blues Band, diciamo per un anno tra il 1967 e 1968, ma il leader Adderley era un forte drinker (un bevitore accanito) ed il peggio veniva dopo le sue sbornie. Inoltre non mi volevano nel gruppo perché sul palco sembravo e mi atteggiavo secondo loro a Mick Jagger! Avevo vent’anni ed assai curioso della musica che ci circondava. Ascoltavo la radio ed è in quel periodo non suonavo ma con gli amici ascoltavamo musica. Ho scoperto allora dischi come Eric Dolphy Vol.2, Lou Rawls Live, la Paul Butterfield Blues Band e Bitches Brew di Miles Davis. Ognuno di questi album mi ha poi aperto un mondo, sulla scena blues di Chicago, Muddy Waters, Howlin’ Wolf, così come Eric Dolphy a certo jazz d’avanguardia. Mi sono poi innamorato di John Coltrane ed altri grandi del jazz e del blues. Sono stati anni bellissimi.

Aldo Pedron & Joe Camilleri (Ph.Marcello Matranga) 

(Aldo Pedron & Joe Camilleri - Ph.Marcello Matranga)

 

AP- Quando hai ripreso seriamente a suonare e creare una nuova band?

JC-  Dal 1975 al 1983 ho creato Jo Jo Zep And The Falcons, abbiamo avuto successo e girato il mondo. Un nome, nomignolo il mio, un pò buffo sembra quasi come Giuseppe… Jo Jo Zep. Nell’arco di 8 anni e ogni anno abbiamo tenuto 300 concerti  diciamo con spettacoli di circa 45 minuti ciascuno, a volte anche due o tre show nello stesso giorno! Siamo stati assai popolari in Inghilterra. Una vera realtà nei club di Melbourne e ovunque. Dopo una breve parentesi con The Pelaco Brothers con Stephen Cummings nel 1976 (suonavamo e facevamo rockabilly e cantavamo in stile doo-wop), come Jo Jo Zep And The Falcons ci abbiamo dato dentro e con me c’erano Wayne Burt alla chitarra e voce, un ex Daddy Cool, Jeff Burstin alla chitarra, John Power al basso e Gary Young alla batteria.  Non mi è mai mancato l’ispirazione, sono assai fortunato e riesco a comporre canzoni abbastanza facilmente, lo facevo allora di scriverle negli anni ’70 così come adesso nel nuovo millennio.  Con Jo Jo Zep And The Falcons suonavamo una varietà di stili: blues, rock, soul, R& B, reggae, dub, canzoni mie e anche diverse cover oscure ma affascinanti che ho sempre elaborato e arrangiato per non farle esattamente come gli originali. Con Jo Jo Zep & The Falcons suonavamo 6 sere la settimana in Tasmania e nel 1983 ci siamo fermati.

AP- Ricordo i tuoi successi con loro Hit And Run (1978), Shape I’m In (1979) e All I  Wanna Do (1980).

JC- Non te lo ricordi ma ho avuto poi un’altra formazione ci chiamavamo Lip Arthur and The Double Decker con Peter Starkie.

AP- Quello che mi sorprende di te, detto in poche parole è che tu canti divinamente   (una inflessione vocale e una via di mezzo tra Van Morrison e Garland Jeffreys), scrivi canzoni con facilità estrema ed hai inciso cover importanti che ti riescono sempre assai bene, arrangiate in modo impeccabile da renderle tue! Hai inciso cover di artisti eccellenti, ecco una breve lista… canzoni di Bob Marley, Garland Jeffreys, Van Morrison, J.J. Cale, Blind Willie Mc Tell, Mississippi Fred McDowell, Skip James, Warren Zevon, Hank Williams, Gil-Scott Heron, King Floyd, Eddie Hinton, Willy DeVille, Professor Longhair, Bobby Charles, Bob Dylan, Arthur Alexander, Chuck Berry, Muddy Waters, Junior Walker & The All Stars.

JC- Si ci avevo pensato di fare un disco con un titolo che richiamasse tutti questi  grandi artisti tutti morti o quasi.

AP - Noi dai, Bob Dylan, Van Morrison, Garland Jeffreys ci sono ancora!

MM - A proposito sbaglio o tu hai o avevi una tribute band dedicata a Van Morrison?

JC- Si chiamano Here Comes The Night ed è stato un progetto soprattutto nel 2013, abbiamo fatto una ventina di show in Australia e ci accompagnava una intera orchestra la Melbourne Symphony Orchestra, era spettacolare. L’ho voluta fare come tribute band con Van Morrison vivo e non postuma. Poi mi sono detto basta con il passato e ho ripreso a fare canzoni nuove, mie.

AP-  Altra formazione, The Voodoo Skeiks…

JC-  Un ensemble con 10 musicisti, l’ho tenuto in vita dal 2011 ad oggi con il sottoscritto e John McCall, una sorta di celebrazione di New Orleans, i riti del voodoo e il sound di Dr. John, Professor Longhair, Allen Toussaint…

AP – Veniamo al tuo gruppo principale che ci accompagna ora da quasi quarant’anni anche se sicuramente con interruzioni e cambi di formazione. 

JC – Sì, i Black Sorrows sono la mia attività principale. Sono nati nel 1984 e con questo nome ho inciso vari dischi. Diciamo che oggi mi accompagnano musicisti che sono con me da alcuni anni, anche perché coloro che erano nella band nel 1984 credo siano tutti morti!

AP – Direi di no, nel senso che il bassista John Power e il batterista Gary Young che sono qui in Italia adesso a suonare a Somma Lombardo e in provincia di Modena facevano parte a metà anni ’70 già di Jo Jo Zep And The Falcons.E, Scusa mi era sfuggita un’altra formazione, The Revelators.

JC-  Per farla breve potrei dirti che i Black Sorrows sono la creazione primaria e con loro io scrivo diverse canzoni, composizioni esclusivamente mie o quasi, con The Revelators invece dò sfogo alle cover, ad incide brani di artisti minori o che hanno avuto poca fortuna, o poco conosciuti ma sempre canzoni che mi piacciono molto.Con The Revelators ho inciso El Salvador e Matador, due capolavori assoluti di Garland Jeffreys sia vocalmente che per i testi, la sua voce da usignolo e una musica che ti entra dentro.

MM- Diciamo che i capolavori non finiscono qui, di tuo apprezziamo molto le cover tipo Storybook Love di Willy DeVille, You Better Move On di Arthur Alexander, Stir It Up di Bob Marley, Don’t Look Back di John Lee Hooker, Promised Land di Chuck Berry, Brown Eyed Girl e Tupelo Honey di Van Morrison. 

JC-  Un altro grande personaggio per me sia come musicista che come autore di canzoni è stato Eddie Hinton. Nel 2015 nel doppio CD Endless Sleep ho inciso una versione di Just Like The Fool I Was e probabilmente già il titolo di per sé spiega l’artista che era Eddie Hinton che invece di diventare una star come avrebbe meritato ed essere ritenuto tale, è finito per essere un homeless (senza casa), morto povero e relativamente ancor giovane, a 51 anni. Le sue romantiche ballate e la sua voce ti entrano diritto dentro al cuore!

AP- I Black Sorrows restano una delle mie band preferite in assoluto, una formazione con la capacità di saper attingere sapientemente nel meglio del blues, del rock, ma con passaggi e tappe intermedie nel reggae, nel country, nel cajun, lo zydeco, il R&B e il soul.   

JC- E’ quello che ci siamo sempre prefissi di fare. Sono orgoglioso dopo oltre 30 anni di avere ancora qualcosa da dire con i Black Sorrows.

AP- Ho notato che negli anni come autore hai avuto spesso un partner, Nick Smith.

JC- Sì collaboriamo da oltre 30 anni, di solito lui scrive i testi ed io la musica ma a volte facciamo al contrario. Quando io ho un’idea gli mando un demo e lui riesce a trovare lo stile, la musica o nel caso il testo adatto allo stesso pezzo per poterlo realizzare ed incidere. Diciamo che lui è più bravo nei testi ed io riesco meglio nella musica.

AP- Mentre avevi The Revelators so che qualcosa si è rotto e hai quindi deciso di creare un nuovo progetto che si chiama Bakelite Radio, spiegaci un pò meglio.

JC- Sì mentre avevo i Revelators sono entrato in collisione con uno dei membri e ho quindi cercato una nuova libertà d’azione con nuove canzoni da me composte, che non ho mai suonato dal vivo e che ogni tanto vado a suonare da solo o con la band in radio. Abbiamo già inciso 5 volumi dei Bakelite Radio.

MM – Se ho ben capito tu hai creato una etichetta tua, la Head Records che è prevalentemente jazz.

JC- Con la Head Records abbiamo pubblicato un centinaio di dischi di artisti vari, sì prevalentemente jazz ed inoltre i dischi come Bakelite Radio, usciti a partire dall’inizio del nuovo millennio (quattro di essi tra il 2003 e il 2009).

AP – Per arrivare ai nostri giorni, oltre al tour europeo cosa farai nei prossimi mesi… 

JC-  In ottobre e novembre abbiamo l’ennesimo Australian tour e sto lavorando a tre nuovi dischi, in sintesi sono: un nuovo Black Sorrows di cui ho già scritto 9 canzoni, un nuovo Bakelite Radio e un album con alcuni singer e songwriter australiani e di cui userò alcuni brani loro ed alcuni che incideremo magari insieme. 

P.S. Le dodici vite di Joe Camilleri sono:

  • The Drollies (1964), due soli show
  • The King Bees (1965) genere: Blues e R&B
  • Adderley Smith Blues Band (1967-1968), genere: Blues, R&B
  • The Pelaco Brothers (1975-1976), genere: Rockabilly, Doo-Wop, R&B
  •  Lip Arthur And The Double Decker, genere: Rock
  • Jo Jo Zep And The Falcons (1975-1983, 2001-2003, 2011 ad oggi),genere: Punk Rock, New-Wave, Reggae, Soul.
  • The Revelators (1989-2012), cover, ballate, Country, R&B.
  • Joe Camilleri e Nicky Bomba (2005), Dub, Reggae
  • Bakelite Radio (2000-2007, 2020-2022), cover, originali, unplugged e non.
  • The Voodoo Sheiks (2011 ad oggi), genere: New Orleans.
  • Here Comes The Night (2013), genere: tributo a Van Morrison
  • Joe Camilleri solista.
Ha registrato inoltre da solo come Joe Camilleri e come Joey Vincent, inciso, suonato collaborato, arrangiato e prodotto altri artisti come The Sports, Paul Kelly & The Dots, Renée Geyer, Ross Wilson. Come session-ma ha suonato nei dischi degli Skyhooks, Tim Finn, Icehouse e Mondo Rock.

La sua immensa discografia incluso alcune raccolte e compilation raggiunge ben 57 dischi (LP/CD) pubblicati su diverse etichette in Australia ed in altri paesi del mondo. 

Joe Camilleri resta una icona, una leggenda e l’artista australiano tra i più prolifici in assoluto. Nel 2007 è entrato nella Hall Of Fame australiana, la Australian Recording Industry Association (ARIA). Di lui è stato pubblicato a suo nome anche un documentario: Joe Camilleri Australia’s Maltese Falcon nel 2012. 

JOE CAMILLERI – DISCOGRAFIA 

LP/CD/DVD

 

  • The Notorious Pelaco Brothers Show (aka The Pelaco Bros.) (1976)
  • Don't Waste It (1977), EMI Australia, OZS 1003, LP, Jo Jo Zep And The Falcons
  • Whip It Out (1977), EMI Australia, OZS, 1004, LP, Jo Jo Zep And The Falcons
  • Live!! Loud and Clear, Jo Jo Zep And The Falcons, E.P , 45 RPM a 5 canzoni (OZ Records, OZEP 001, 1978, Australia).  Recorded live dalla Armstrong Mobile il 22 e 23 novembre 1977.
  • So Young (1978), OZE 1002, LP, EMI Australia/ OZ Records & Tapes, Jo Jo Zep And The Falcons
  • Jo Jo Zep and The Falcons (Rockburgh Records – ROC 108, 1979, LP, EMI / Australia
  • Let's Drip Awhile – Live In Concert (1979), OZS 1013, Jo Jo Zep And The Falcons
  • Screaming Targets (1979), Mushroom Records, WEA ITALIANA, LP - Jo Jo Zep & The Falcons
  • Step Lively (1980), LP, Boomerang Records / Columbia /CBS (7464-37047-1), Jo Jo Zep &The Falcons
Hatts Off Step Lively L, 37321), LP, Jo Jo Zep And The Falcons, 

  • Dexterity (1981) – MINI LP – Mushroom Records, Australia, LP, Jo Jo Zep And The Falcons
  • Cha (as Jo Jo Zep) (1982), JO JO ZEP-  A& M Records / Mushroom Records, Australia, LP
  • The Sound of Jo Jo Zep &The Falcons(1983), Mushroom Records, Australia, Jo Joe Zep & The Falcons, LP
  • Sonola (1984), White Label Records /Spirit Records, L, 27718, Australia), LP - The Black Sorrows 
  • Rockin' Zydeco (1985), White Label Records Australia, L 27149, LP, The Black Sorrows
  • A Place in the World (1985), Spirit Records,  LP-  The Black Sorrows
  • Dear Children (1987) CBS (4509241), Australia   LP -  The Black Sorrows
  • Hold on to Me (1988, EPIC /CBS, Usa, (7464-45158-1) LP -  The Black Sorrows 
  • Hold On To Me- Open-Ended Interview Disc (CBS Australia), LP, CBS, SAP 196, The Black Sorrows.
  • Harley and Rose (1990), CBS, UK, LP - The Black Sorrows (CD, CBS)
  • The Black Sorrows - 484- Concert (BBC TRANSCRIPTION SERVICES, marzo 1990, LP, UK).
  Live At Mean Fiddler, London, England, UK, 1990.

  • Amazing Stories (1991)-CD,  The Revelators  (Demon Records/ Australia/UK)
  • Better Times (1992), The Black Sorrows, CD, Columbia, 4721492 /Sony Music
  • The Chosen Ones – Greatest Hits (1993), CD, COLUMBIA (88985368072), CD, The Black Sorrows
  • Lucky Charm (1994), CD, Timbuktu Records / Sony Music (TIMBCD603) , The Black Sorrows
  • Radio Waves (1996), The Black Sorrows, triplo CD dal vivo con 36 dei loro hit (Mushroom TVD/ RMD
  93473, accompagnato da 16 pagine di booklet).

  • Shape I'm In: The Complete Anthology, The Black Sorrows (1997)
  • The Very Best of The Black Sorrows (1997)
  • The Black Sorrows, 5 CD Box Set, Edizione limitata, 1997. Pubblicato in Australia dalla Mushroom (D
  80623). Contiene i loro 4 album originali: Sonola, Dear Children, Rockin’ Zydeco e A Place In The

  World.

  • 15. Beat Club, The Black Sorrows (1998)
  • 16. The Adventures of The Amazing Revelators (2010)
  • The Revelators (2002) Head Records, Australia (HEAD 031), CD
  • Ricochet (2003). Jo Jo Zep & The Falcons (Head Records)
  • Bakelite Radio Volume II (2003), Head Records, Australia (HEAD 041) Joe Camilleri & others
  • I Believe to My Soul - The Best of 1977-2003 (2004)
  • The Great Black Sorrows (2004)
  • Bakelite Radio Volume III (2004)
  • One Mo' Time (2004), Liberation Music, Australia/Nuova Zelanda, Joe Camilleri & The Black Sorrows,
  (nuove registrazioni dei loro classici in  versione acustica)

  • Limestone (2005), Jo Camilleri & Nicky Bomba (Trasmitter, TRFIG-LIME 124, CD, 2005)
  • Roarin' Town (2006), The Black Sorrows (ABC Records)
  • Bakelite Radio Volume IV (2007), HEAD Records (Head 088), Australia, Joe Camilleri & others
  • The Best of Jo Jo Zep & The Falcons (2007)
  • The Essential Black Sorrows (Columbia / Sony Music, 2007)
  • BaKelite Radio Volume I (2009)
  • 45 Years (2009), cd, head Records, HEAD 114, 2009, CD, JOE CAMILLERI
  • 4 Days in Sing Sing, The Black Sorrows, Head Records (2009)
  • Crooked Little Thoughts. Triplo CD di The Black Sorrows (Head Records, Head 150, Australia, febbraio
  2012).

  • The Best Of... The Revelators (2012)
  • Joe Camilleri – Australia’s Maltese Falcon (Head Records, Head 160, DVD, pubblicato il 17 agosto 2012
  Documentario.

  • Time of My Life, Joe Camilleri solista, (Head Records, Head 172, 2013).
  • Certified Blue, The Black Sorrows, in LP, vinile blue edizione limitata, digipak e CD, (Head Records,
  Head 193, Australia,2014)

  • Endless Sleep Chapter 46, The Black Sorrows, (2015)
  • Endless Sleep Chapter 47 (2015) / One More Time (CD), The Black Sorrows, ROOTSY.NU (ROOTSY 119)
  • Faithful Satellite (2016), Head Records, Australia, HEAD 230V, CD, The Black Sorrows
  • Citizen John (2018), Bloodlines, BLOODLP47, LP, Joe Camilleri & The Black Sorrows
  • Live At The Palms, Blue Rose Records, BLU CD 0736, CD, 2019, Germania, The Black Sorrows
  Recorded at the Palms Crown, Melbourne, Australia, October 2018

  • Bakelite Radio- Joe Vincent’s Bakelite Radio, Rosary Of Tears, LP, (Head Records, Head 239, 2019,
  Australia)  

  • Saint Georges Road (2021) – The Black Sorrows, (Ambition 144V (LP), 144 (CD), Australia.
 

Oltre alla discografia ufficiale LP/ CD, ha al suo attivo più di 30 singoli (45 GIRI / E.P. /CD SINGLE).