Stefano Ghittoni

Stefano Ghittoni Musica Concreta


Milieu Edizioni, collana Ombre Rosse, 2024, ill., brossura, 256 pagine, 22 euro Musica | Saggi

21/11/2024 di Laura Bianchi

Per chi ha letto e amato il precedente lavoro collettivo a cura di Stefano Ghittoni, Milano Off - 1980 - 198X, questo è un libro imperdibile. Ma anche chi non conosce lo spirito che stava alla base di quel libro deve leggere questo Musica concreta, "un altro racconto collettivo, di saggi o più semplicemente di pensieri, in libertà e non, su cosa possa essere e significare la musica, su cosa sia e cosa significhi", come lo stesso curatore lo definisce. Perché di concretezza c'è bisogno, in un mondo e in un momento storico in cui sembrano trionfare la superficialità e l'evanescenza di figure costruite sulla base di immagini, di sensazioni effimere e momentanee, di cancellazione della memoria, collettiva o individuale, di "amnesia culturale" (Paolo L. Bandera).

Invece il progetto di Ghittoni va nella direzione opposta: costruisce un approfondimento, libero nella forma, accurato nella sostanza, su "cosa significa per la musica potere essere “concreta”, quanto sia importante nelle emozioni delle persone, come possa ampliarle" , e lo fa raccogliendo, con attenzione e rispetto, una nutrita serie di contributi, da parte di gran parte delle teste pensanti dell'ambiente milanese e non solo.

E il risultato è potente ed emozionante: come scrive Alex Cremonesi (La Crus, e non solo) nella sua prefazione, "Musica minore non vuol dire musica in un linguaggio minore, ma musica di una minoranza che utilizza un linguaggio maggiore", e questa minoranza esce allo scoperto, con parole dirette e precise, con testimonianze appassionate e appassionanti, con ricordi che non vogliono diventare rimpianti e che illuminano di senso anni ed esperienze, appunto, concreti.

Non importa che il lettore non conosca alcuni dei protagonisti dei contributi; il loro impatto comunicativo è comunque potente, se ci si accosta a esso con mente sgombra da pregiudizi. Ascoltare la loro voce significa innanzitutto riscoprire (o scoprire) uno spirito, una mentalità condivisa, uno scopo comune, che ne animava - e ne anima - le scelte: il viaggio, la sperimentazione, il confronto, la passione per l'arte, e segnatamente per la musica, che li spingono a trasferirsi altrove ( il viaggio a Berlino di Elena Bellantoni raccontato con parole che diventano immagini concrete), a dare il proprio contributo nelle radio locali (la Controradio di David Love Calò, e quella che ancora sta sognando Paolo Rumi), a mettere dischi nei centri sociali, nei rave, nei club (Pablito el Drito), a scrivere di musica (Andrea Lai: "Mi interessava il contemporaneo, volevo capire e raccontare la musica nel momento esatto in cui avveniva"), a fare musica fuori dai luoghi di formazione deputati (Maurizio Marsico, che tocca molti generi "con rispetto e senza timore"). Ed è presente anche la testimonianza di come la musica ascoltata diventi concretamente musica progettata, scritta, suonata, con Stefano Ghittoni che ricostruisce la genesi dei Peter Sellers and The Hollywood Party.

Ma non si pensi che sia solo un libro da leggere: la concretezza delle parole è accompagnata da foto e immagini altrettanto concrete, quasi materiche, che fungono da fotogrammi allo storyboard che viene costruito, voce dopo voce, fino a formare un unicum poliedrico e coerente, interessante e coinvolgente, in quanto testimonia un'epoca, persone, e una serie di contatti tra loro, i cui frutti resistono ancora adesso. Perché, come scrive Chiara Castello, "“musica concreta” per me forse vuol dire semplicemente questo: relazione e crescita. Credo che senza relazione, il mondo non esisterebbe, noi neanche, figuriamoci la musica."




Stefano Ghittoni è un dj e produttore discografico. Ha ricoperto vari ruoli nella discografia italiana, soprattutto nella scena indipendente. Ha scritto programmi per la Radio Svizzera e attualmente produce “Comizi D’amore”, un programma di musica e dialoghi cinematografici, su Radio Popolare Milano e ha anche uno slot mensile su Radio Raheem. È stato direttore artistico, tra gli altri, di Mare Culturale Urbano. Nel 2022 ha curato per Milieu Edizioni il libro Milano OFF 1980-198X.


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