Artisti Vari

Artisti Vari Musica contro le mafie


Rubbettino / Mk Records / AudioCoop Attualità | Musica

04/02/2013 di Arianna Marsico
Musica contro le mafie è un canto libero che punta dritto ai cuori puri e a quelli contaminati ma non ancora divorati dalla criminalità organizzata che sia ‘ndrangheta, mafia,camorra o altro poco importa perché “la mafia è l’arroganza dei poteri collusi, la mafia è nei centri commerciali costruiti con i soldi della droga” come scrive Gennaro De Rosa (MK records, vitale realtà calabrese), ha perso i confini regionali ed è diventata una maledetta SpA più efficiente dello Stato. Ed ecco che allora per fermare questo mostro a tre teste tante realtà e tanti artisti diversi si sono riuniti per sostenere LIBERA, l’associazione di Don Luigi Ciotti. Ed ogni singola parola è un apporto prezioso. Certo, c’è chi va fuori tema. E’ il caso, non me ne vogliano, de Lo Stato Sociale, che pur nella loro sincerità perdono di vista la mafia e se la prendono con la repressione dello Stato contro le piazze (argomento che avrebbe meritato adeguato spazio in altra sede). Ma gli altri racconti, testimonianze, riflessioni, vanno dritti al bersaglio come un proiettile dalle ali di farfalla.  Cristiano Godano squarcia il velo di quella che definisce la sua “piemontesità” e spiega con disarmante onestà come il contrasto culturale alla malavita deve nascere in ogni angolo della nostra Italia. Nostra non loro.

Non possono mancare i Modena City Ramblers, che tanto hanno reso omaggio a Peppino Impastato. Forse dovrei scrivere un saggio su ogni contributo, ma vi annoierei e vi toglierei la sorpresa nel leggere queste appassionate parole in libertà.  Perciò mi limito a segnalarvi i due interventi a mio avviso imprescindibili. Il primo è Quando finirà questa storia che ci mette vergogna e il cuore ci ferisce, dell’antropologo Vito Teti,  quale rende omaggio ai due cantori della “nostalgia per un mondo che scompare per colpa e responsabilità dei suoi stessi abitatori” Micu Pelle e Luciano Nocera. Porta alla luce un poesia che meriterebbe più spazio ed in cui la resistenza civile si fa arte: Micu da emigrato, prima di ritornare, ha saputo dire no alle sirene ‘ndrine;  Nocera non ha abbandonato la Calabria ferita.

 E poi Cataldo Perri con La Mafia si combatte con la cultura… quella Mafiosa, un piccolo pamphlet duro, scomodo per certi versi, ma che non può non far riflettere (perlomeno quando si propongono  alleggerimenti del 41bis…).

Un grazie va a Don Luigi Ciotti non solo per l’opera meritoria svolta con LIBERA, ma anche per aver smosso tanti artisti in modo così sincero.