ANGELO IANNELLI presenta Paolo a Francesca

ANGELO IANNELLI presenta Paolo a Francesca


02/12/2016 - News di Lunatik

ANGELO IANNELLI

presenta

Paolo a Francesca

 

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https://www.youtube.com/watch?v=fJbZBIwsTuU

 

IL BRANO

"E' ispirato alla storia di Paolo e Francesca narrata nel canto V dell'Inferno, una storia celebre che è stata riletta e riscritta da me e da Annalisa Parente, nelle vesti di autori ma anche e soprattutto di  professori  di Lettere che hanno voluto dare a Paolo la sua rivincita letteraria, avvolgendolo con la magia della musica e delle parole ascoltate invece che scritte o lette ex cathedra. Così ho prestato a Paolo la mia voce; stavolta a parlare è lui e da qui la scelta del titolo ‘Paolo a Francesca’ in cui la "e", da mera congiunzione che lega silenziosamente l’uomo alla protagonista femminile, viene sostituita dalla "a" che anticipa la preghiera di Paolo: una preghiera arrabbiata, ma non più muta. L'intento è quello di veicolare un messaggio d'amore e di sensibilità letteraria che risulti più immediato e fruibile da un pubblico eterogeneo”.

Angelo Iannelli

La musica del brano è stata scritta da Angelo Iannelli, mentre il testo è stato realizzato a quattro mani con Annalisa Parente, docente di Lettere, blogger e autrice della raccolta poetica Rosso come il latte, Edizioni Melagrana, 2011. Il brano è stato prodotto e distribuito dall’etichetta discografica Hydra Music.

 

PRESENTAZIONE DEL PROGETTO ARTISTICO

Imprigionato tra le pagine di libri sfogliati e svogliati, Paolo Malatesta ha continuato a piangere, senza parole, senza fiato nel petto. Nell'inferno di Dante tutti abbiamo riso, sghignazzato, provato ribrezzo. Con lui, con Francesca, anche noi abbiamo provato pietà. Ecco, con questa canzone forse Paolo vorrebbe che quella pietà diventasse folle condivisione di un amore che ancora incendia, che ancora turba, che ancora tenta. E vorrebbe anche che terzine ingiallite divenissero foglie sui marciapiedi, cornetti caldi che scaldano mattini d'inverno, i capelli negli occhi della ragazza più bella del liceo, il sale sulla lingua, un bicchiere di vino che aspetta un bacio. O semplicemente un abbraccio in cui musica e poesia s’incontrano, per liberarlo da questa prigione, per farsi ascoltare dal nostro mondo. Per farlo assolvere dal nostro Inferno.

Professori, posate il registro e prendete penna e pianoforte. Dall'Inferno si può scappare solo con la poesia di un pentagramma.

 

PRESENTAZIONE DELL’ARTISTA ANGELO IANNELLI

Angelo Iannelli, nato a Benevento il 17 luglio del 1986, è un cantautore, docente di Lettere, scrittore, attore, sceneggiatore e regista. Laureato in “Cinema, televisione e produzione multimediale”, ha in seguito conseguito l’abilitazione all’insegnamento in Lettere.

Nel 2012 ha scritto il testo teatrale Dalla notte del mito all’Eneide nei luoghi e nei tempi di Virgilio, rappresentato a Palinuro nell’ambito del “Festival della Natura: tra mito e realtà storica”: uno spettacolo al quale hanno partecipato, oltre all’autore, Michele Placido, Alessandro Haber e Katia Ricciarelli.

Nel 2013 ha pubblicato il libro L’Io diviso. Dai medici-filosofi alla letteratura, al cinema e al teatro del Novecento, saggio scientifico edito da Aracne editrice.

E’ uscito a novembre 2016 il suo romanzo Bar Binario (ed. Aracne editrice), dal quale ha tratto una sceneggiatura cinematografica e un dramma teatrale.

Ha scritto e diretto numerosi cortometraggi e documentari; è inoltre autore di quattro sceneggiature per lungometraggi cinematografici.

All’attività di scrittura ha da sempre affiancato la recitazione: ha partecipato come attore a film, spettacoli teatrali e fiction televisive (Un medico in famiglia, Sangue caldo, Ris Roma 3, Il peccato e la vergogna 2, Benvenuti a tavola, Squadra antimafia 5, Furore, L’onore e il rispetto 4).

Nel 2016 è uscito l’album Il cannocchiale (Hydra Music), scritto interamente dal cantautore e positivamente recensito da importanti riviste e quotidiani: è composto da dieci brani tipicamente cantautorali, ma che strizzano l’occhio a melodie accattivanti, ad arrangiamenti ricercati e talvolta a ribelli sonorità rock. Il cannocchiale vuole essere strumento per uno sguardo sul mondo, sulla vita, sul futuro, sul cielo e oltre il cielo. Ma, come dice l’autore nel brano che dà il titolo al disco, con il cannocchiale si potrebbe anche scoprire di essere solo “un puntino in volo” in questo enorme Universo.

Angelo vive a Roma da quando è piccolo e insegna Lettere in una Scuola superiore.

Dopo un’intensa attività live durante la scorsa estate (tra cui un concerto con gli Audio 2), le positive recensioni del disco e i numerosi articoli usciti su importanti quotidiani (più volte anche su “la Repubblica”), il suo prossimo obiettivo è quello di produrre e pubblicare i tanti brani inediti che ha nel cassetto.