I gatti di Lenin<small></small>
Emergenti • Songwriting

Teo Ho I gatti di Lenin

2017 - New model label

20/01/2018 di Barbara Bottoli

#Teo Ho#Emergenti#Songwriting

Un volo tra diversi frame storico-psichedelici per l'album di Teo Ho intitolato I gatti di Lenin per raccontare un insieme di storie tra il vissuto, il raccontato e l'immaginato, in un'epoca senza tempo. Ogni brano sembra nascere da pensieri rubati alla mente e scritti su pezzi di carta poi ritrovati casualmente e musicati, in chiave essenziale perchè sembra che per il cantautore sia importante condividere un suo mondo visionario, mai diretto e spesso comprensibile solo dopo aver annullato la nostra società che viene osservata e catapultata in una stagione mutevole.

   Risulta quasi una sfida poter definire I gatti di Lenin perchè a Teo Ho sembra non interessare l'essere compreso perchè è un album intimo, con chiari riferimenti politico-storici come in Genova, berretto di lana sui fatti del G8. L'autore si definisce un “osservatore friulano” e da queste tracce, che presenta, ci appare come un artista di strada che in modo estemporaneo trasforma le scene davanti agli occhi in brani, ma facendole prima passare nel suo universo personale, come se le dovesse descrivere in un libro da consegnare alla letteratura russa. La leggera e amara ironia di questo album nasce dalla capacità di unire dei punti “saldi” alla contemporaneità, canzonando entrambe le situazioni con estrema eleganza, come nella frase “ tu fai foto ai piatti e mangi pane e avanguardia operaia”.  Indubbiamente I gatti di Lenin richiede tempo, voglia di entrare in un mondo personale altrui, particolare attenzione alle frasi, slegandole per poi legarle a un insieme atemporale apprezzabile.

Track List

  • Hamlin
  • Il gatto di Lenin
  • Mr. Sands
  • Genova, berretto di lana
  • Incastrati sui ponteggi
  • La volpe e l`uva
  • 1986
  • Le fate nude
  • Rimboccare marciapiedi
  • 9 per

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