Sidetracks<small></small>
• Cantautore, Rock, Americana

Steve Earle Sidetracks

2002 - E-SQUARED / ARTEMIS RECORDS

15/07/2002 di Christian Verzeletti

#Steve Earle #Cantautore #Rock #Americana

Solitamente i dischi che raccolgono inediti e b-sides sono buoni per i fans, ma mancano di identità e di qualità.
"Sidetracks" invece fa storia sè, proprio come il suo autore, slegato da qualunque regola come un eterno Billy the Kid. Visti i trascorsi, anche in carcere, di Steve Earle e del suo carattere si può dire tutto, ma non se ne possono mettere in dubbio la coerenza e l´onestà artistica.
Troppo riduttivo definire la sua musica country rock, perché questo cantautore della Virginia ha una forza che infrange i generi e "Sidetracks" ce lo dimostra una volta di più con un paio di cover che lasceranno di stucco i puristi: il reggae di "Johnny too bad" (Slickers) e l´hard rock di "Breed" (Nirvana)!.
Forse sono proprio le disavventure vissute dall´uomo che lo spingono a cercare una salvezza nelle canzoni, fatto sta che l´album ha una sua coerenza quasi anarchica proprio in quell´anelito di libertà che emerge da ogni brano. Basterebbe andare a vedere gli autori rievocati da Steve Earle nella sua carriera per farsi un’idea della personalità che pervade la sua opera: da Woody Guthrie a Kurt Cobain, da Bill Monroe a Gram Parsons, da Bob Dylan a Elvis (per cui si dice avesse scritto una canzone).
“Sidetracks” è una testimonianza di alcune delle collaborazioni di questo indomito ribelle: “Time has come today”, con la voce di Sheryl Crow e con il basso di Garry Tallent, è un r&b spinto alla maniera di “57 channels” del Boss; “Willin” è il classico inno dei Little Feat eseguito con i Bluegrass Dukes di Tim O’Brien.
Tra i brani scritti per il cinema merita di essere citata “Me and the eagle” (inclusa nella colonna sonora de “L’uomo che sussurrava ai cavalli”), una ballata in cui l’armonica e il bouzouki restituiscono il mito di un’America libera, in pace con la propria vastità. “Ellis unit one” è invece una versione leggermente diversa da quella apparsa su “Dead man walking”, mentre “Some dreams” è un grande rock mainstream carico di speranza.
Ci sono poi pezzi che mostrano il lavoro svolto all’interno della tradizione più country e bluegrass: lo spessore della scrittura e dei virtuosismi (fiddle, violino e mandolino) riportano in auge “The mountain”, un documento storico inciso con la Del Mccoury Band.
Steve Earle potrà sentirsi realizzato e soddisfatto di questa raccolta come di qualunque altro suo disco. Non si sa che cosa ci riserverà con il prossimo album, “Jerusalem”, ma, ovunque si diriga, siamo certi che Steve Earle non perderà di vista la ricerca sonora, narrativa e personale che sta conducendo con le sue canzoni. È lui stesso a ribadire il suo cammino concludendo “Sidetracks” con un’interpretazione secca e spezzata di “My back Pages” di Dylan.


Discografia:

GUITAR TOWN MCA, 1986
EARLY TRACKS EPIC, 1987
EXIT O MCA, 1987
COPPERHEAD ROAD UNI / MCA, 1988
THE HARD WAY MCA, 1990
SHUT UP AND DIE LIKE AN AVIATOR MCA, 1991
TRAIN A COMIN’ WINTER HARVEST / STONY PLAIN, 1995
I FEEL ALRIGHT WEA / E-SQUARED, 1996
EL CORAZON E-SQUARED 1997
THE MOUNTAIN E-SQUARED, 1999
TRASCENDENTAL BLUES E-SQUARED, 2000
SIDETRACKS E-SQUARED, 2002

Track List

  • Some Dreams|
  • Open Your Window|
  • Me And The Eagle|
  • Johnny Too Bad|
  • Dominick St.|
  • Breed|
  • Time Has Come Today|
  • Ellis Unit One|
  • Creepy Jackalope Eye|
  • Willin´|
  • Sara´s Angel|
  • My Uncle|
  • My Back Pages

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