Some Girls<small></small>
Rock Internazionale • Mainstream

Rolling Stones Some Girls

2011 - A&M - Universal

15/01/2012 di Paolo Ronchetti

#Rolling Stones#Rock Internazionale#Mainstream

  1978: l’esplosione del Punk toglie credibilità ai dinosauri del rock di quei giorni e tutto, improvvisamente, sembra diventare vecchio. Keith Richard ha problemi legali e di droga quasi insormontabile. Mick Jagger passa le serate a dimenarsi e sculettare allo Studio 54, primo locale di Disco Music sul globo terrestre. Eppure mai album dei Rolling Stones fu più attuale con i tempi da quelli a metà degli anni ’60. L’album Same Girls, qui riedito in doppio CD, trasuda dell’energia New Wave newyorchese e la trasforma nell’ultimo vero grande album del quintetto inglese, album di puro R’n'R’ che accelera i ritmi e diventa più nervoso quasi a cogliere quelle vibrazioni che giravano per New York.

  L’apertura sa di Disco e morbido Rock-Funk bianco, rallentato e sudato, con il singolo riempipista Miss You. Le chitarre rimbalzano a decine per tutto l’album con intrecci assolutamente irripetibili e mi viene in mente solo ora, riascoltandolo per la millesima volta, quanto il suono di un Bill Frisell abbia le sue radici probabilmente anche in questo disco! Seguono le chitarre taglienti, sferzate come colpi di frusta, di When The Whip Comes Down; il quasi punk di Respectable e Shattered; la ballata acida e irresistibile di Best Of Burden, con quell’attacco unico di chitarra. La rivisitazione di un classico dei Temptation come Just My Immagination è a metà strada tra il R’n’R’ e venature Country; le ciniche considerazioni sui tipi di donna, scambiate ai tempi per insulti razzisti, di Some Girl; il R’n’R’ tirato e cattivo come mai di Lies; il sarcastico country Far Away Eyes che irride i predicatori radio e le loro richieste di contanti per avere Dio dalla propria parte… tutto questo è l’album che conosciamo uno dei pochi in cui i cinque fanno, quasi, tutto tra loro senza neppure l’aiuto di Ian Stewart ma con il prezioso apporto di Sugar Blue all’armonica. Non un brano è uno scarto, non un brano non meriterebbe il suo posto in un Greatest Hits dei Rolling! E se parliamo di scarti, possiamo finire qui la recensione ma se parliamo di brani scartati ecco aprirsi il vaso di pandora del secondo cd! In quei giorni gli Stones, oltre ai brani pubblicati in origine, registrano almeno un’altra ventina di brani che in parte finiranno negli album successivi (Emotional Rescue e Tattoo You ad esempio) e in parte vengono “liberati” in occasione di questa riedizione.

  Nessun capolavoro questa volta ma undici tracce di assoluto valore che solo un’immensa band in grandissima forma poteva scartare. Si parte con il tirato puro R’n’R’ alla Jerry Lee Lewis di Claudine, ed è finalmente Ian Stuart a guidare le danze cosi come nel blues veloce della successiva So Young; When You’re Gone è ancora blues tirato. Classici brani alla Rolling Stones di prima grandezza solo senza quelle vibrazioni newyorchesi in più! Ma provate ad ascoltare We Had It All, la ballatona nashvilliana cantata da Keith Richards, o You Win Again, una ballata cantata da Jagger, e vi sentirete sciogliere; il cattivissimo R’n’R’ Tallahassee Lassie vi obbligherà a movimenti nervosi e inconsulti. E così si va avanti sino alla fine del cd bonus passando per I Love You Toou Much dove sembra di sentire aperture da Rolling anni ’60.

  Insomma, un album doppio straordinario e imperdibile per chi vuole sapere qualcosa di fondamentale sul Rock And Roll! Ad accompagnare questa riedizione, ma in altra confezione, un incredibile dvd/cd live registrato nel 1978 in Texas durante il tour promozionale di Some Girls.

Track List

  • CD1
  • Miss You
  • When the Whip Comes Down
  • Just My Imagination (Running Away with me)
  • Some Girls
  • Lies
  • Far Away Eyes
  • Respectable
  • Before They Make Me Run
  • Beast of Burden
  • Shattered
  • CD2
  • Claudine
  • So Young
  • Do You Think I Really Care
  • When You’re Gone
  • No Spare Parts
  • Don’t Be a Stranger
  • We Had it All
  • Tallahassee Lassie
  • I Love You Too Much
  • Keep Up Blues
  • You Win Again
  • Petrol Blues

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