Silly things<small></small>
• Italiana, Rock

Psycho Sun Silly things

2005 - Urtovox / Audioglobe

20/01/2006 di Luca Meneghel

#Psycho Sun #Italiana #Rock

Non sono di Manhattan e neppure dell’East End londinese. Non sono di Montreal né di Sydney. Gli Psycho Sun sono italianissimi: precisamente vengono dal Salento, una delle zone più belle della Puglia.
È quasi un onore recensire questo “Silly Things”, esordio dei quattro per Urtovox: è un onore perché con tredici canzoni dimostrano che il rock italiano non è solo del ridicolo o nauseante punk, non è solo del banale e melenso “rock”, ma è anche un mondo sotterraneo che sa cogliere gli impulsi che vengono dagli Usa e dall’Inghilterra rielaborandoli a modo proprio. Una cosa è certa: in una compilation del “New Musical Express” o in un club londinese alla moda la loro musica non sfigurerebbe; e c’è da giurarci, nessuno si accorgerebbe che sono italiani.
Cosa fanno di così grande in questo “Silly Things”? Niente di particolare se non suonare un grande indie rock che sa virare su corde più melodiche, come fanno moltissimi gruppi inglesi e americani della new rock revolution. Ma questo è un evento, perché in Italia sono in pochissimi a farlo e ancora meno con questi risultati: un pezzo come “Lovers”, che apre il disco, corposo con un incedere che non si dimentica, non lo sentivo da tempo sul nostro territorio.
Tutto il disco, a dire la verità, sembra in stato di grazia: da una parte ci stanno pezzi indie che risentono di Strokes, Hives e Television, dall’altra pezzi più melodici che richiamano a certi anni Sessanta e ai Beatles che stanno per scoprire la psichedelia. Nel primo frangente, quello indie o garage o punk rock (chiamatelo un po’ come volete), spiccano “A New Toy”, isterica come lo era “House of Jealous Lovers” dei Rapture (che richiama da vicino), l’iniziale e già citata “Lovers” (che merita sicuramente una doppia menzione) e “Change My Time”, più vicina al vero e proprio punk (non grezzo ma da college). Per quanto riguarda il versante più melodico, “Ben and Cicely” fa venire in mente i Placebo nostalgici, la seguente “About Your Man” è una piccola perla pop, mentre “Something is Happening” riesce a mischiare gli iniziali accenni a “Whish You Were Here” dei Pink Floyd con ritornelli che richiamano “Ballad of a Thin Man” di Dylan, una commistione assolutamente da sentire.Un appunto: al posto loro avrei evitato la strumentale “Walzer Nice Plane” e avrei tolto uno o due pezzi un po’ troppo da college band (comunque di classe).
Visto il risultato non possiamo comunque che plaudire ad un gruppo valido tanto nella composizione quanto tecnicamente: la voce è decisa e sa convincere, mentre le chitarre e la batteria sono di una versatilità che le fa passare con disinvoltura e scioltezza dal punk al pop più delicato.
Da ascoltare, senza se e senza ma.

Track List

  • LOVERS|
  • WHAT’S GOING ON|
  • A NEW TOY|
  • THE KING|
  • BEN AND CICELY|
  • ABOUT YOUR MAN|
  • TIME|
  • CHANGE MY TIME|
  • CORVETTE|
  • BLONDE|
  • SOMETHING IS HAPPENING|
  • SILLY THINGS|
  • WALZER NICE PLANE

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