Gossamer<small></small>
Rock Internazionale • Folk • Folk Irlandese

Pauline Scanlon Gossamer

2016 - Pauline Scanlon

07/04/2017 di Ricardo Martillos

#Pauline Scanlon#Rock Internazionale#Folk #Folk Revival #John Reynolds #Lumiere #Eilis Kennedy #Folk Irlandese #Damien Dempsey

Pauline Scanlon è una perfetta sconosciuta dalle nostre parti, sfogliate pure le pagine web e troverete poco o niente che la riguarda eppure ha una delle voci più belle ed emozionanti uscite negli ultimi anni in terra d'Irlanda. Questa recensione vuole essere una sorta di riparazione, come ricucire una frattura e chiedere scusa a nome di tutti per avere ignorato un simile talento vocale. Lei stessa ammette di avere iniziato a cantare nello stesso esatto momento in cui ha iniziato a parlare, come se la voce aspettasse solo il momento d'esplodere dal suo corpo.
Pauline Scanlon è nata a Dingle, noto villaggio della Contea Irlandese del Kerry, in famiglia si narra che erano tutti musicisti e lei a 13 anni aveva già in programma il suo primo concerto con l'esecuzione dei soliti immancabili traditional.
Dopo una collaborazione di tre anni con i Woodchoppers di Sharon Shannon e varie esperienze in tutto il mondo fece il grande passo con l'esordio da solista.
Red Colour Sun (2004) è già una grande dimostrazione delle sue immense capacità vocali, conteneva una bella versione del classico Sally, Free and Easy ed una perla come And I Love You So, presa dal disco d'esordio di Don McLean Tapestry (1970), una canzone che avrebbe dovuto farla emergere dalla massa, da una concorrenza al femminile che poi in questi ultimi anni si è fatta agguerritissima.
Ci riprovò due anni dopo con Hush, altra lavoro riuscitissimo ma che riscosse consensi solo nella patria natia. Destino ingrato. Oltre a questi album vanta pure importanti collaborazioni con nomi illustri come John Spillane, Damien Dempsey e Sinead O'Connor, quest'ultima fu la sua prima infatuazione vocale, come dire la crema della musica irlandese.

Questo bellissimo Gossamer è il suo terzo disco ufficiale e viene a distanza di ben 10 anni dal precedente. Nel mezzo Pauline, viso paffuto con occhi da cerbiatta e sorriso ammaliante, ha trovato il modo di legarsi ad un'altra brava cantante come Eilis Kennedy ed a formare il duo Lumiere, due album all'attivo non meno che eccellenti, Lumiere (2009) e My Dearest Dear (2013) entrambi prodotti dal grande John Reynolds. Un duo vocale che ha lasciato il segno, Pauline Scanlon dichiara di averci profuso ogni sua energia ben ripagata da acclamati tour anche nelle lontane Australia e Nuova Zelanda.

Il nuovo album, che esce per l'etichetta personale della Scanlon e che si può ordinare direttamente dal sito ufficiale, comprende songs di natura autobiografica, si parla della famiglia e degli amici, molte tracce sono racconti estratti dalla sue numerose avventure per il mondo. "Tante sono le canzoni che già avevo in testa da molti anni insieme ad altre più recenti" ci spiega. Il titolo Gossamer si traduce letteralmente con fragile e sottile, termini perfetti per descrivere la sensazione di leggerezza provata all'ascolto di queste 11 mirabili songs.

Ascoltando il purissimo timbro vocale della ragazza del Derry sembra di essere catapultati all'indietro, all'epoca d'oro del Folk Revival Inglese. Pauline come detto è irlandese e in questo ambito ci vengono in mente formazione indimenticabili (quasi tutte di Dublino) come i Loudest Whisper, i Tir Na Nog, The Woods Band, i Dr Strangely Strange e i favolosi Mellow Candle, che avevano nella line up ben due voci femminili.

Impossibile non restare estasiati davanti alla voce che esce da The Poorest Company regale opener, ma non facciamo in tempo a riprenderci dall'emozione che arriva False False, un traditional scozzese che fa correre brividi lungo la schiena al punto che Sandy Denny non sembra poi così lontana.
The Old Churchyard, in origine una vecchia song dell'Arkansas è un'altra magistrale prova vocale per la talentuosa ragazza irlandese, così come il poderoso duetto con Damien Dempsey in The Pretty Bird Tree di LJ. Hill. Se poi avete ancora dubbi sul talento della Scanlon accostate l'orecchio alla sua rendition di Joan of Arc del compianto Leonard Cohen, qui troverete una delle migliori covers del canadese mai ascoltate. Sembra davvero che la ragazza del Dingle tramuti in oro tutto quello che decide di reinterpretare.
Chiude il disco The Lover's Ghost, altra canzone da pelle d'oca con rimembranze vocali della divina Celia Humphris dei Trees (1969-70) mancano solo le favolose sei corde elettriche della band londinese e poi ci siamo.

Accompagnano Pauline in questa avventura di 11 episodi l'immancabile produttore John Reynolds, primo marito di Sinead O'Connor e il migliore in terra d'Irlanda dietro la consolle, poi fra gli altri ci sono Donal O'Connor, archi e tastiere, Donogh Hennessy e Tim Edey alle chitarre. Gossamer rappresenta il vertice artistico di Pauline Scanlon ed uno dei migliori dischi in ambito di folk revival dell'anno appena trascorso (è uscito nel Maggio 2016).

Vorrei dedicare con tutto il cuore queste poche righe alla memoria dell'indimenticabile Luciano Re, nostro validissimo collaboratore che ci ha recentemente lasciato.
Era un grandissimo estimatore e conoscitore dell'Irlanda, la sua seconda patria e sono certo che avrebbe gradito un disco di questo livello da parte di una delle voci più pure e cristalline uscite dal nostro continente in questi ultimi anni.

Perfetta la definizione fornita dal noto The Irish Times ""Her voice is a superb mix of china cup fragility and steely strength” (la sua voce è un superbo mix, ha la fragilità d'una tazza di porcellana unita alla forza dell'acciaio).
Pauline Scanlon è la perfetta continuazione d'una gloriosa tradizione che non sembra conoscere pause nè interruzioni continuando a stupirci a distanza di anni.

 

Track List

  • The Poorest Company
  • False False
  • The Old Churchyard
  • The Pretty Bird Tree (feat. Damien Dempsey)
  • Joan of Arc
  • I Had Something
  • Down in the Valley
  • Cold Missouri Waters
  • I Wonder What Is Keeping My True Love This Night?
  • The Eighteenth of June
  • The Lover`s Ghost