A Few Possibiities<small></small>
Jazz Blues Black • Blues • Crossover world

Fabrizio Sotti A Few Possibiities

2014 - Incipit Records

11/02/2015 di Vittorio Formenti

#Fabrizio Sotti#Jazz Blues Black#Blues

Originario di Abano Terme (Padova) Fabrizio Sotti si è da tempo trasferito a New York dove opera sia come musicista (chitarra) che come produttore. Le due esperienze sono sempre state tenute separate; il jazz per sé e il pop con gli altri.
La collaborazioni che Fabrizio vanta sono moltissime: Jennifer Lopez,  Zucchero,  Cassandra Wilson, Whitney Houston, Shaggy, ICE-T e Gipsy Kings  sono alcuni nomi illustri che ne illuminano il curriculum.

In questo A Few Possibilities Fabrizio fonde la sua anima personale con le sue esperienze da produttore e propone un certo numero di brani che, grazie anche a ospiti di rilievo scelti in modo accurato, mettono in rilievo il crossover della sua arte o, forse meglio, la sua disponibilità ad accogliere altre tendenze.

Con Isabella Lundgren, cantante svedese che richiama in modo inatteso Billie Holiday, propone una versione di  One flebile, quasi malata che si distende su linee liquide e narcotizzate della chitarra; nulla a che vedere con la tensione di interpretazioni come quella di Mary J. Blidge ma certamente inusuale, qui la spinta svanisce e si rinchiude in un blues da intima rassegnazione. Bel bis di questo esperimento viene concesso con Once in a Bluemoon, ancora più essenziale grazie all’esecuzione in duo.

In generale le covers sono proposte in rielaborazioni che talvolta deviano significativamente dall’originale.
Il reggae di Marley (in Waitin In Vain) interpretato da Shaggy (quello di Boombastic) e da Res (voce femminile da crooner pop americana) vira al latin grazie al lavoro di percussioni di Minu Cinelu ed alla clave del basso di Tony Grey. Risalta la dialettica tra musica nera (afro) e timbrica acustica bianca con un effetto molto raffinato, esaltato dal virtuosismo non autoreferenziale di Fabrizio.
Tutt’altro effetto nella versione da pop-rock proposta con la bonus track, a testimonianza delle doti camaleontiche dell’artista.

Anche Zucchero, che interviene per interpretare la sua Someone Else’s Tears, si adegua bene al mood sognante e pacifico del lavoro e dal Pop & Blues si sposta alla ballata da isola esotica.

Another Brick in The Wall ha tinte da hip-hop in down-tempo in cui Ice T  (rapper statunitense) e M1 (rapper del duo Dead Prez) introducono tinte black e metropolitane.

The Wind Cries Mary dimentica il fuoco hendrixiano e diventa un passaggio in soft jazz con la voce da cantautrice di classe della canadese Melanie Fiona e con gli accordi aperti della chitarra acustica. Un esperimento che, con qualche energia in più, avrebbe potuto appartenere a Joni Mitchell.

Il vertice viene raggiunto in Fidjo Maguado, brano che ebbe origine a Capo Verde e che si impernia su derive da Fado; nell’interpretazione della cilena Claudia Acuna il pezzo perde le sue connotazioni d’origine e diventa un emblema della sensibilità sovranazionale.

Anche i brani autografi hanno molto da dire.

Paradis vede Cinelu, percussionista francese che collaborò con Miles Davis e Marcus Miller, impegnato anche al canto in un tocco leggero da isole caraibiche; il crossover qui va oltre i generi e tocca anche le etnie. Stesso effetto nel brano solo While The Sun Is Rising, in cui emerge anche uno spirito da cantautore grazie alla capacità narrativa evidenziata dalla chiarezza del tocco sulle corde, o in Prancing Horse in cui la cifra è il ritmo coerente alle aspettative del titolo, battuto su di uno schema ancora una volta latineggiante in bilico tra Macarena e Flamenco.

Un disco in cui jazz, world e pop si incontrano in un delicato cocktail da melting pot multirazziale inatteso e, quindi, estremamente attuale. Certe cose possono accadere solo a New York.

Track List

  • One
  • Waitin in Vain
  • Paradis
  • Someone Elses’s Tears
  • Another Brick In The Wall
  • The Wind Cries Mary
  • While The Sun Is Rising
  • Prancing Horse
  • Fidjo Maguado
  • Fall With Me
  • Once In A Bluemoon
  • Right Now
  • Waitin In Vain (bonus track)