Ellen Sundberg Black Raven
2013 - Rootsy.nu / IRD
La ragazza ha sicuramente ascoltato molto Neil Young, Bob Dylan ma anche Bright Eyes, Son Volt e il grunge. In settembre ha suonato all’American Music Festival di Nashville ed apre i concerti della tournee europea di di Israel Nash Grypka, e scusate se è poco per una ragazza cosi giovane.
Tutti i 10 brani del disco sono scritti da lei, i musicisti sono tutti svedesi tra cui da segnalare il bravo Johan Arveli che, tra chitarre elettriche ed acustiche, lap steel, pedal steel e banjo, dà veramente un grande contributo al suono, alle atmosfere e alla riuscita del lavoro.
La vastità degli spazi, la natura selvaggia, la malinconia delle giornate nel nord Europa si riflettono in una musica (e anche nei video realizzati) che ha la bellezza e lo sguardo dei suoni del passato unito a un mix di freschezza e modernità che la rendono molto godibile.
L’iniziale title track Black Raven rappresenta bene come “suona” il disco con Ellen all’armonica su un bel tappeto di chitarra, Come on è un altro brano minimale di grande effetto e atmosfera , mentre From one side to another è una delicata ballata folk. E’ un bouquet di armonica, banjo, violino, fisarmonica da una parte unite da chitarre che suonano sempre moderne, come in Whisper to the water.
Tra i brani migliori da segnalare la lunga, lenta, ipnotica, desertica, ”cinematografica” Worthy of love, Some time ago che sembra uscire da un disco della The Band, la melanconica Blind che ci porta direttamente nelle atmosfere e nei paesaggi del grande nord europeo, Leave me under ballata con un grande violino in evidenza e la delicata ed eterea Evil ones che conclude un lavoro che viene subito voglia di riascoltare da capo .
Quello che sorprende è che una ragazza cosi giovane, proveniente da uno sperduto paese del nord della Svezia sia riuscita a realizzare un disco con un suono cosi bello, maturo ed internazionale. Un’effetto, una volta tanto positivo, della globalizzazione ? Dopo The Tallest Man on Earth, Ellen Sundberg è un altro talento in arrivo dal profondo nord europeo.
La giovane età, la maturità, il suo potenziale che già si intravede in questo interessante lavoro iniziale promettono bene, ma solo il tempo ci dirà se Ellen saprà confermarsi e migliorare ulteriormente.
A conferma di un riuscito mix tra passato, presente e futuro, il lavoro esce anche in vinile ed è proprio una bella cosa che lo faccia, di questi tempi, una ragazza di 20 anni .