Spend the night on the floor e.p.<small></small>
Emergenti

Don Turbolento Spend the night on the floor e.p.

2007 - Self released

02/10/2007 di Christian Verzeletti

#Don Turbolento#Emergenti

In tempi in cui trovare un’etichetta sta diventando una vera e propria impresa capita sempre più spesso che giovani band del nostro paese spediscano i propri demo all’estero a label di cui hanno acquistato e apprezzato le uscite, nella speranza di ottenere attenzione per via di qualche affinità. Nella maggior parte dei casi il tentativo produce una risposta cortese con complimenti più o meno sentiti e poco altro.
Qualcosa del genere è successo anche ai bresciani Don Turbolento che però hanno utilizzato la missiva della Dischord Rechords come copertina per la loro prima uscita. Essendo l’etichetta di Washington un punto di riferimento per la scena indipendente americana, il gesto è da prendere come una dichiarazione di fierezza volta a dimostrare che la band merita attenzione.
Ascoltando questo Ep di quattro tracce la prima cosa da dire è che i Don Turbolento hanno coraggio: il duo formato da Dario Bertolotti (batteria e voce) e Giovanni Battagliola (synth) costituisce un progetto vendibile ma non convenzionale.
Se il loro obiettivo è infatti quello di portare in pista il pubblico degli indie club, la loro proposta non è così danzereccia come la presenza del synth e i rimandi a tanta musica anni ’80 potrebbero far pensare: la loro dance ha un’attitudine punk giocata sulle ripetizioni congenite ai limiti strutturali del duo (niente basso né chitarre).
Si balla, ma senza alcun sorrisino ebete stampato sulla faccia.
I riferimenti vanno infatti ai Primal Scream in una forma embrionale e poi via via a New Order, Kraftwerk, Wire, insomma alla new-wave meno facile.
Il suono assume anche quella cupezza caratteristica del genere con tanto di batteria tipica degli Eighties in “Snapshots” e persino qualche suono più da robot in “Medicine”, il tutto senza mai perdere l’epico echeggiare dark (che in “Snapshots” riporta alla mente anche i Cure).
Proprio questo approccio più teso ed oscuro è quello che dà senso alla dance dei Don Turbolento che a forza di spingere e caricare attorno a poche intuizioni riescono a crearsi un groove frontale ed essenziale come nella title-track e in “Take it up”.
Resta da verificare la portata del duo sulla lunga distanza di un eventuale disco d’esordio, perché lì ci sarà bisogno di più idee per superare i limiti di una strumentazione tanto ridotta e in parte anche della voce.
Per ora però i Don Turbolento hanno confezionato un biglietto da visita intrigante.

Track List

  • Spend The Night On the Floor|
  • Take It Up|
  • Snapshots|
  • Medicine (Demo Version)