"A Torino come va", l'album d'esordio di Bea Zanin


09/02/2017 - News di Libellula Music

E' uscito a settembre per Libellula/Audioglobe, con la produzione artistica di Diego Perrone (Niagara, Medusa, Caparezza) l’album d’esordio di Bea Zanin, cantautrice e violoncellista torinese, gia' attiva al fianco di Bianco, Daniele Celona, Luca Morino e molti altri. Dieci brani di grande impatto sonoro, in cui un electro-pop elegante con dichiarati richiami allo stile 80s e 90s si unisce al violoncello di Bea. Sullo sfondo la citta' della Mole e il suo fermento creativo.

L’album segue l’omonimo ep autoprodotto pubblicato ad ottobre 2014, che in maniera virale e' arrivato a riscuotere ottimi riscontri di critica. Un lavoro in cui Bea, di origini vicentine e giunta inizialmente a Torino come studentessa di filosofia fuori sede, risponde con dieci canzoni alla domanda che spesso le viene rivolta: "A Torino come va?”. Il titolo vuole essere anche un omaggio al cantautore Garbo, che nel 1981 pubblico? un LP dal titolo "A Berlino... va bene". Dieci brani di matrice electro-pop, con dichiarati richiami allo stile 80s e 90s, in cui si fa spazio il violoncello di Bea, come a creare una sorta di contrasto tra analogico e digitale. Una nota che richiama il mondo classico viene data anche dalla collaborazione con i due cantanti lirici Eleonora Maag e Renzo Xiaoiu Ran, che intervengono in modo ironico, quasi a citare il Battiato di “Cuccurucucu”. Il produttore artistico, naturalmente, non poteva che essere torinese: Diego Perrone, gia' all’opera con Niagara e Medusa e vocalist di Caparezza. Perrone, che duetta inoltre con Bea nel brano “Pazzo di te”, conferisce al lavoro un'impronta sonora in linea con il fermento musicale di stampo elettronico che anima il capoluogo torinese ormai da diversi anni.

A Torino non si sa se le cose vadano davvero bene, piuttosto l'intero album racconta i miei ultimi anni in questa citta': la passione per la filosofia, i mutamenti urbani, gli amori piu' o meno corrisposti, rimpianti e nostalgie – racconta Bea Zanin -. L'album e' idealmente diviso, a livello di tracklist, in tre capitoli. "De Urbe/ De Universitate" tratta della citta' e della vita sregolata da universitaria alla facolta? di filosofia, "Ottimista mal ciapa'" parla del mio lato introspettivo e “preso male”, che si contrappone alla mia indole ottimistica e "Musii o l'Amore" e' la sezione finale dedicata all'amore e ai "musii ispiratori" delle melodie e delle parole. Ragazzi timidi, fughe romantiche in automobile, folli passioni irragionevoli e sentimenti platonici di conoscenze pregresse".

Sul finale dell’ultimo brano della tracklist “Ci conosciamo gia'”, Bea saluta con le tre note che compongono il suo nome: B (si) - E (mi) - A (la), ma non lo dite a nessuno.

 

Sul web: www.facebook.com/BeaZanin