Daevid Allen

interviste

Daevid Allen

07/11/2002 di Christian Verzeletti

#Daevid Allen#Derive#Avantgarde

Ciao Daevid. Innanzitutto grazie per la musica.
I creatori del sito mescalina amano svisceratamente i tuoi lavori; siamo particolarmente legati agli album dei GONG che definiscono la trilogia Radio Gnome Invisible: assieme a noi hanno condiviso viaggi, momenti di liberta’, una sorta di crescita delle nostre coscienze, suscitando sempre elevate vibrazioni positive. E’ per noi una grande emozione ed un onore iniziare una sorta di rubrica sulla musica che piu’ amiamo con questa intervista ad uno dei personaggi a cui siamo piu’ affezionati. Grazie per la disponibilita’, non vediamo l’ora di poter riammirare la tua arte e la tua musica in uno spettacolo live. Piu’ di ogni altra cosa grazie ancora per la tua musica.
Mescalina: Abbiamo partecipato con estremo piacere a due delle tue ultime esibizioni in Italia (Rimini 2000, Modena 2001) con i Gong, lasciandoci immediatamente coinvolgere da uno spettacolo avvolgente, intimamente emozionante, totale. Colpiscono inoltre la capacita’ e la voglia di sognare ancora intatte, come di un cuore eternamente giovane, fanciullo.

Daevid Allen: Questa energia proviene dalla mia tecnica di meditazione personale che consiste nel visualizzare un tempio invisibile a forma di un grande tipi o di un cono che circonda la band e il pubblico insieme e che si innalza sopra ognuno dei presenti al concerto. Questa idea del tempio non fa parte di nessuna religione né di alcun culto. Non ha forma materiale e può essere raggiunta da chiunque. Appartiene a chi ne fa uso, esclusivamente nel momento in cui la sta usando, e non a nessun altro.

Mescalina: Da dove deriva questa energia, questo instancabile desiderio e devozione per la comunicazione?
Daevid Allen: La musica, e tutta l’arte in generale, è una forza che può essere usata positivamente o negativamente, io scelgo di farne un uso positivo attraverso i Gong. Per me i Gong sono come un’arte che ha la capacità di trasformare. È una forza che tramuta le idee, i sentimenti negativi e limitati e li espande in flussi positivi.

Mescalina: L’ultima line-up dei Gong (quella di “Zero to Infinity”), cosi’ vicina all’originaria, sembra ricompattare gli intenti, il suono e l’espressivita’ del periodo forse il migliore della formazione, risalente alla mitica trilogia, ricreando quel perfetto compromesso ed equilibrio tra tecnica strumentale e slancio comunicativo. Ogni musicista trova il suo spazio in una musica libera da schemi e da vincoli, e crea momenti di vera e propria estasi collettiva, con atmosfere variegate che lasciano il giusto spazio al corpo letterario e al suo intento quasi pedagogico. Quali conclusioni hai tratto da questa ultima esperienza con i Gong?
Daevid Allen: Ho deciso che c’è bisogno di un cambiamento.

Mescalina: Ma ci sara’ un ulteriore seguito?
Daevid Allen: Sì, ma non immediatamente.

Mescalina: Leggendo tra le righe di una vita cosi’ intensa saltano all’occhio punti fermi quali il senso di ricerca e di trasformazione che sfociano in un continuo cambiamento, nel viaggio, nel confronto e nella collaborazione con tanti artisti e musicisti, nella ricerca della confessione del proprio io. Sara’ forse questa l’origine di un nuovo approccio con la musica, di quelle atmosfere cosi’ personali tali che la musica si liberi e non la si riesca a catalogare al di fuori della psicologia del singolo artista?
Daevid Allen: Questo tipo di espressione fortemente individuale ha raggiunto il suo apice con il free jazz. Ora sembra che noi umani siamo più interessati ad esplorare una coscienza di gruppo, in cui tutti gli individui si fondono in un unico suono corale e perdono le loro individualità singole. Forse questi sono i due estremi di un pendolo che oscilla continuamente da un punto all’altro in un ciclo infinito.

Mescalina: Sembra difficile quindi coesistere con il mercato e le logiche del commercio, considerata la progettuazione e la clonazione di pop stars a raffica (no pop star!!). Qual è quindi il tuo rapporto con il mercato della musica?
Daevid Allen: Non ho alcun rispetto per l’industria dell’intrattenimento e della musica, che è arrivata ad inventare il concetto di pop star: è la forma più alta del capitalismo e come tale si alimenta voracemente a scapito dell’arte e a svantaggio degli artisti.

Mescalina: Attorno a te si è creato un microsistema di fans che si autoalimenta o devi divincolarti nel supermarket della musica?
Daevid Allen: Diciamo che mi trovo a vivere entrambe le situazioni. Abbiamo un’etichetta (GAS) con un suo sito (www.planetgong.co.uk) che appartiene ai musicisti e funziona come un microsistema per la nostra famiglia dei Gong. Ci sono anche numerose altre etichette, da quelle con cui abbiamo rapporti di un reciproco uso amichevole (Voiceprint / Snapper /Emi / Virgin) a altre che agiscono come dei veri e propri mercanti truffatori (la Charly che mi deve circa 1.2 milione di sterline e la Demimonde).

Mescalina: Qual e’ il seguito che riscontrate in quella che forse si puo’ considerare la vostra madre patria, l’Inghilterra?
Daevid Allen: La cultura inglese ha un’antica tradizione bardica che ama e rispetta la poesia, i cantastorie e la forma canzone. I Gong hanno un vasto pubblico che comprende adolescenti e adulti, anche in età avanzata. La maggior parte comunque sono ventenni. Io faccio parte della terza generazione australiana, ma qui in Australia i Gong sono praticamente sconosciuti, e non è che la cosa mi dia fastidio.

Mescalina: La situazione della musica come prodotto e’ pressoche’ globale, anche se consideriamo l’Italia come terreno particolarmente arduo per un musicista che desideri intraprendere un percorso artistico personale. La tua musica fa pensare che la salvezza risieda nella fantasia e nel messaggio. Quali consigli ti senti di dare a un gruppo emergente?
Daevid Allen: Tenete duro e abbiate fiducia in quello che fate. Se persistete e non mollate, qualcuno prima o poi si accorgerà di voi e vi capirà.

Mescalina: Com’e’ cambiato il fare musica oggi? Quali differenze ci sono rispetto agli anni passati?
Daevid Allen: Oggi tutti possono farsi un loro studio e registrare, così mi arrivano tantissimi cd e cassette che spesso non riesco nemmeno ad ascoltare. Comunque c’è più quantità che qualità.

Mescalina: Concerti memorabili che ricordi con piu’ piacere?
Daevid Allen: Ricordo con molto affetto la reunion dei Gong a Parigi nel 1977 con i primi raggi laser e con degli acrobati che si esibivano al trapezio sopra il pubblico senza alcuna rete di protezione. Ne esiste anche un cd: “Gong est mort, Vive Gong!”.

Mescalina: Quando e come e’ nata la saga dei PHP? Riflette piu’ una tua visione spirituale della vita o e’ una rappresentazione fantasiosa e onirica della realta’?
Daevid Allen: Il PHP è la cannabis pura che favorisce lo sviluppo delle piante durante la loro crescita. Sul pianeta Gong rappresenta coloro che si prendono cura degli altri e che lavorano.

Mescalina: Quali sono gli ultimi rapporti dall’osservatorio Bananamoon sui terrestri?
Daevid Allen: L’osservatorio Bananamoon è attualmente situato a 20 chilometri a nord della baia di Byron nel New South Wales, che è la punta più ad est dell’Australia. Il BMO è sempre collocato su ley lines (lignee telluriche) che trasmettono un alto grado di energia e di sensibilità creativa a chi sceglie di viverci sopra. È una scelta di vita totale e difficile, ma cresciamo molto velocemente grazie alla tensione prodotta dal luogo.

Mescalina: Dicci qualcosa sul progetto University of Errors.
Daevid Allen: La University of Errors (Università degli Errori) è una rock band politica, aggressiva e anti-capitalista, che non produce sempre vibrazioni positive. La sua natura è più punk che hippy ed qui adotto un metodo di lavoro che procede con dissonanze ed ombre. Artisticamente vedo questa band come uno specchio che riflette le brutture e le distorsioni del mondo. Il nostro nuovo disco sarà pubblicato tra poco e si chiamerà “Ugly music for Monica”.

Mescalina: Progetti futuri, da solo o con i Gong? Altre tournee’?
Daevid Allen: La University of Errors sarà in tour in Francia in Ottobre e poi in Norvegia sempre quest’anno. I Gong invece ritorneranno l’anno prossimo.

Mescalina: Quali i dischi che ascolti piu’ spesso nell’ultimo periodo?
Daevid Allen: Sun Ra.

Mescalina: E l’Italia? Ti piace? Cosa ricordi con piacere?
Daevid Allen: Ho davvero molti bei ricordi, soprattutto perché i fans italiani dei Gong sono molto espansivi, pieni di energia e di emozioni. Amo suonare in Italia!


Grazie, miei cari amici.
Fatevi una fantastica primavera!
Innamoratevi senza limiti!
Un abbraccio. Daevid.