Giuseppe Pollicelli, Mario Tani

Documentario

Giuseppe Pollicelli, Mario Tani Temporary road


2013 » RECENSIONE | Documentario | Musicale
Con Franco Battiato

29/03/2014 di Arianna Marsico
Temporary road, documentario su Franco Battiato, viene presentato a Roma al RIFF 2014 e offre nuovi squarci sulla vita del musicista, ripercorrendone l’intesa avventura non solo sonora, ma anche spirituale. I due registi,  Giuseppe Pollicelli e Marco Tani,  danno infatti   ampio spazio ai momenti in cui il compositore ricorda come si sia accostato ad un proprio percorso mistico e come poi lo abbia sviluppato (che ebbe inizio in modo molto casuale ed ex abrupto, ossia buttandosi per terra ad occhi chiusi).  E su questo itinerario di elevazione personale non manca mai di mettere in risalto l’importanza della “via esperienziale”, del non accontentarsi di pur eccelse letture.  Emerge un ritratto a tutto tondo dell’artista catanese, incluso il rapporto con la pittura, all’inizio frustrante, poi via via sempre più soddisfacente (si pensi alla serie sui Dervisci).

Franco Battiato in questa monologo-intervista sfoggia tutta la propria ironia. Soprattutto nel descrivere i propri esordi, di quando suonava ad occhi chiusi per riaprirli senza nemmeno rendersi conto di dove fosse o di quando il pubblico di 300-400 persone accettava ciò ce lui proponeva, ma suo dire le cose che proponeva “erano inaccettabili”.

Temporary road  è un caldo collage di immagini degli anni ’70, interviste ed esibizioni dal vivo. Toccante è Battiato quando parla della collaborazione con Antony Hegarty e gli spezzoni del loro concerto assieme lasciano senza fiato. Commuove un po’ vedere i frammenti di Musikanten in cui recita Manlio Sgalambro recentemente scomparso (o forse asceso ad un livello superiore chissà).

Emerge come il percorso di Franco Battiato sia stato e sia tutt’ora eclettico ed imprevedibile (come da Clic si sia arrivati a La cura è un meraviglioso mistero) e che l’età non diminuisce la curiosità. Come in fondo dovrebbe sempre essere, che si sia artisti o meno.